La nuova amministrazione USA si oppone all’apertura di indagini della CPI su Israele

InfoPal e agenzie. Gli Stati Uniti della nuova amministrazione “progressista” di Joe Biden e Kamala Harris hanno espresso ferma opposizione all’apertura di indagini della Corte penale internazionale (CPI) attraverso le dichiarazioni del Segretario di Stato, Antony Blinken.

“Gli Stati Uniti si oppongono fermamente a un’indagine della Corte penale internazionale sulla situazione palestinese”, ha twittato Blinken, giurando di “continuare a sostenere il nostro forte impegno per Israele e la sua sicurezza, anche opponendosi ad azioni che cercano di prenderlo di mira ingiustamente”.

Blinken non è l’unico funzionario statunitense ad opporsi all’indagine della Corte penale internazionale su possibili crimini di guerra nei Territori palestinesi occupati: anche la vicepresidente Kamala Harris ha espresso contrarietà.

In una telefonata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, giovedì, Harris e Netanyahu hanno condiviso l’opposizione dei loro governi “ai tentativi della Corte penale internazionale di esercitare la propria giurisdizione sul personale israeliano”.

Il procuratore Bensouda, che sarà sostituito dal procuratore britannico Karim Khan il 16 giugno, dichiarò a dicembre 2019 che crimini di guerra erano stati commessi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza.