La Palestina che non piace ai grandi mezzi di informazione italiani: il 30 novembre lAgenzia Stampa www.infopal.it ha organizzato un Convegno, La Palestina dei media, i media della Palestina. Da uninformazione reticente a uninformazione veritiera. Il luogo scelto era un palazzo del Senato. I relatori e alcuni degli ospiti erano parlamentari, ambasciatori, giornalisti, intellettuali italiani e stranieri. Il pubblico è accorso numerosissimo. Largomento trattato era di grande attualità: la Questione israelo-palestinese e il ruolo dei media.
Tuttavia, nessun grande giornale, nessun tg italiano ne ha dato notizia. Come se lincontro non fosse mai esistito. Come se la Palestina non avesse diritto, non solo a uno stato autonomo e indipendente, ma neanche a una semplice notizia di cronaca.
Così è sempre. A meno di non parlare di kamikaze che si fanno esplodere, brigate che lanciano razzi Qassam, lotte intestine tra fazioni palestinesi O delle ragioni di Israele, del suo diritto a difendersi, a reagire.
Nelle società mondiali del XXI secolo, il giornalismo è unarma, uno strumento potente di comunicazione. Attraverso i media si costruiscono le guerre o si incoraggia la pace; si seminano panico, razzismo, fobie, pregiudizi, ignoranza e confusione (preludio di conflitti e disastri). Ma si può anche veicolare informazione corretta, cultura e sapere.
Dipende da chi sta dietro ai giornali e alle tv, da chi vengono finanziate e dagli obiettivi perseguiti.
Ci sono temi, questioni che sono trattate con parzialità o sono oggetto di manipolazioni giornalistiche ad uso e consumo di lobby politico-economico-militari.
Tra le tematiche scottanti vi è indubbiamente la Questione palestinese: dai media italiani (con qualche rara eccezione) ne viene fornita uninformazione tendenziosa, adulterata e faziosa che ne contraffà addirittura la prospettiva storica e il suo impatto sullattualità.
La consapevolezza del potere e dellimportanza dei mezzi di comunicazione ha portato un gruppo di persone larch. Mohammad Hannoun e i soci dellAbspp onlus – Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese, e Hamza Roberto Piccardo a promuovere la creazione dellAgenzia Stampa Infopal.it, affidandone la direzione a una donna, la sottoscritta.
Infopal.it è nata dunque a gennaio di questanno e, come tutte le agenzie di stampa, pubblica notizie online e in tempo reale, avvalendosi di corrispondenti, collaboratori e traduttori, italiani e palestinesi, nello sforzo costante di fare del buon giornalismo, serio e professionale, e di costituire una delle tante, piccole ma fastidiose, pulci in una comunicazione in mano a giganti senza scrupoli.
Nelle giornate successive al 30 novembre, Infopal.it e Abspp onlus, in collaborazione con le comunità arabe e islamiche locali, nonché con numerose altre associazioni italiane di solidarietà con la Palestina (di cui scriveremo prossimamente), hanno promosso incontri a Milano, Brescia, Torino e Firenze.
Angela Lano