La Palestina condanna i crimini di guerra coloniali israeliani

Ramallah – WAFA. Lo Stato di Palestina condanna fermamente i continui crimini di guerra ed il furto di terra da parte dell’occupazione israeliana, incluso il suo colonialismo, che continua a negare al popolo palestinese il diritto all’autodeterminazione e all’indipendenza, secondo quanto affermato giovedì dal ministero degli Affari esteri e degli espatriati in una nota.

“Israele, potenza occupante, ed i suoi funzionari sono pienamente responsabili per la colonizzazione illegale, per i crimini che essa comporta e per il terrorismo e le attività criminali delle milizie dei coloni, incluso il cosiddetto gruppo ‘Nachala‘”, ha affermato.

“Il furto di terra è un progetto nazionale israeliano intrapreso da ogni ramo del governo israeliano e facilitato da funzionari israeliani. È un reato sanzionato dallo Stato. Lontano dall’essere un’impresa di una piccola minoranza, le milizie dei coloni, come la cosiddetta ‘Nachala‘, lavorano metodicamente e strategicamente a braccetto con i funzionari israeliani per ripulire la terra dai legittimi proprietari, spodestare il popolo palestinese e sostituirlo con coloni illegali”.

Lo Stato di Palestina, ha affermato il ministero degli Esteri, ribadisce che non esistono colonie autorizzate. “Tutte le colonie sono illegali secondo il diritto internazionale”, ha affermato, chiedendo che Israele, potenza occupante, “smantelli tutte le sue colonie e restituisca le terre ai legittimi proprietari palestinesi”.

L’occupazione coloniale illegale israeliana continua a minacciare la pace e la sicurezza regionale ed internazionale. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite deve rispettare i propri obblighi secondo le sue risoluzioni, inclusa la risoluzione 2334 (2016), e ritenere Israele ed i funzionari israeliani responsabili per i loro crimini. Allo stesso modo, il procuratore della Corte penale internazionale deve accelerare le sue indagini su questi reati”, ha chiesto il ministero degli Esteri.