Ne ha dato l’annuncio Lupolianski ieri, alla radio ebraica, dichiarando che "Gerusalemme non è una colonia e che la costruzione delle case può andare avanti, in modo da incoraggiare i giovani a trasferirvisi".
Le nuove abitazioni verranno costruite nelle aree di Tur, Eisawia e Sha’fat, oltre che negli insediamenti di Jilo e Ramot.