La Pax statunitense in Palestina: Obama non blocca i rifornimenti di armi a Israele

 

Infopal. L’organizzazione per i diritti umani Amnesty International ha denunciato mercoledì l’invio a Israele, da parte degli Usa, di un nuovo arsenale di grandi dimensioni, nonostante sia stato ormai provato che l’esercito israeliano ha compiuto un uso illegale delle armi americane ai danni dei civili nei recenti attacchi contro Gaza.

Secondo Amnesty, il cargo tedesco Wehr Elbe, noleggiato e controllato dal Comando Militare Navale USA, è partito dagli Stati Uniti lo scorso 20 dicembre, una settimana prima dell’inizio dell’offensiva nella Striscia, e ha attraccato lo scorso 22 marzo nel porto israeliano di Ashdod, circa 40 km a nord di Gaza.

La notizia è stata confermata da fonti del Pentagono, che specificano la portata del carico: 989 container di munizioni, ognuno dei quali della lunghezza di 6 metri e del peso approssimativo di 14.000 tonnellate. In base a quanto riferito dalle fonti, l’arsenale sarebbe destinato a un magazzino statunitense in Israele, ma quest’ultimo può attingervi quando lo ritenga necessario.


Amnesty International ha chiesto al presidente USA Barak Obama la sospensione degli aiuti militari allo stato ebraico: “Legalmente e moralmente – afferma Brian Wood, manager della campagna di controllo degli armamenti nell’organizzazione -, quest’arsenale avrebbe dovuto ricevere lo stop dall’amministrazione Obama, viste le dimostrazioni dei crimini di guerra commessi con questo tipo di equipaggiamento dalle forze israeliane. I rifornimenti di armi, in queste circostanze, sono contrari alla legge degli Stati Uniti”.

 

Secondo un ufficiale del Dipartimento di Stato americano, l’utilizzo che l’esercito israeliano ha fatto delle armi ricevute in precedenza sarebbe attualmente sottoposto ad indagine per verificarne la legalità, ma non si sarebbe ancora giunti ad alcun risultato. In un altro rapporto, uscito in febbraio, Amnesty ha invece pubblicato le prove dell’impiego di fosforo bianco e di altre armi fornite dagli USA; impiego che costituisce una grave violazione della legge umanitaria internazionale.

 

Gli Stati Uniti sono stati di gran lunga il maggior rifornitore di armamenti a Israele negli ultimi cinque anni. Oltre a questo, il governo americano ha l’impegno di versare un sussidio di 30 miliardi di dollari allo stato ebraico per scopi militari, secondo un contratto decennale stipulato nel 2007 con l’amministrazione Bush. Anche in questo caso, Obama non ha dato segni di voler tagliare questi fondi.

 

“Stiamo sollecitando tutti i governi a imporre una sospensione totale e immediata ai flussi d’armi verso Israele, e anche verso tutti i gruppi combattenti palestinesi – ha dichiarato Wood –, finché non cesserà il rischio sostanziale di serie violazioni dei diritti umani”.

 

 

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