“La pazienza palestinese verso la brutalità dell’occupazione israeliana non durerà a lungo”

Ramallah – InfoPal. La leadership di Fatah torna a condannare la violenza deliberata dei coloni di Israele, individui e gruppi spalleggiati da esercito e politici israeliani.

“La loro barbarie è segno dell’alta immoralià predicata in Israele”, affermano da Fatah.

Nayef Switat, membro del Consiglio rivoluzionario di Fatah, ha pronunciato parole di dura condanna verso l’incessante politica di aggressione promossa da Israele, quella manifestasi in occasione dei festeggiamenti per l’occupazione di al-Quds (Gerusalemme), e quella praticata ogni giorni nella vita della comunità palestinese.

“La pazienza palestinese verso la brutalità dell’occupazione israeliana non durerà a lungo”, ha detto Switat, includendo anche la sopportazione del mondo arabo-islamico che, a suo parere, non resterà immobile di fronte alla provocazione israeliana su Gerusalemme.

Osama al-Qawasmi, portavoce di Fatah, mette in stretta relazione i reati di cui sono responsabili i coloni israeliani con la politica di Stato di Israele, che fornisce loro “sostegno legale, politico e morale”.

Come aveva tenuto a precisare Switat, anche al-Qawasmi ritiene che “tuttavia la storia si riapproprierà della sua autentica versione”.

Il ministro degli Esteri palestinese, Riyad al-Malki, riporta alla stampa l’azione politico-diplomatica che l’Autorità palestinese (Anp) intende attivare presso la comunità internazionale, perché si fermi l’ebraicizzazione di Gerusalemme, processo che per il popolo palestinese si traduce con demolizioni, espulsioni forzate, colonie, divieti alla libertà di culto e con la pulizia etnica dei palestinesi gerosolimitani.

“La decisione israeliana di ampliare l’insediamento di Ariel è l’ultimo episodio che ci ha indotto ad elaborare una mozione da sottoporre all’Assemblea generale e al Consiglio di Sicurezza Onu”, ha detto al-Malki.