Betlemme-Ma’an, PIC e Quds Press. Nella notte fra lunedì e martedì, durante un raid in un cantiere della città di Haifa, a nord di Israele, la polizia israeliana ha arrestato 27 lavoratori palestinesi privi di documenti.
Luba al-Samri, portavoce della polizia, ha dichiarato che i lavoratori, che non avevano i permessi per entrare in Israele, sono stati arrestati nell’area di Ramot Denya, mentre dormivano in capanne di legno nei pressi del cantiere.
Ai residenti palestinesi della Cisgiordania non è consentito di accedere a Gerusalemme Est senza un permesso israeliano e molti rischiano di essere feriti mentre cercano di entrare.
Decine di migliaia di palestinesi sono costretti a cercare lavoro in Israele a causa della disoccupazione paralizzante presente in Cisgiordania.
Le autorità israeliane hanno compiuto una pesante repressione sui lavoratori privi di documenti nell’ultimo anno e mezzo, fin dall’ondata di violenze iniziata nell’autunno del 2015.
Tale repressione è stata denunciata dai gruppi per i diritti come un gioco politico, inutile per fermare la violenza ma economicamente dannoso sia per i palestinesi che per gli israeliani.
Traduzione di F.G.