La polizia israeliana ha arrestato diversi lavoratori palestinesi

Nazareth-PIC. Mercoledì sera, la polizia israeliana ha arrestato diversi lavoratori palestinesi della Cisgiordania, in una campagna su larga scala che è proseguita fino alle prime ore del mattino di giovedì.

Secondo i media ebraici, le pattuglie della polizia hanno inseguito centinaia di operai palestinesi vicino ai muri e alle recinzioni di separazione della Cisgiordania e all’interno di Israele (Palestina occupata nel 1948).

La polizia israeliana ha dichiarato di aver arrestato 26 cisgiordani a bordo di un veicolo in un’area vicina alle città arabe di Iksal e Daburiyya, nel distretto settentrionale di Israele.

La polizia ha aggiunto che i lavoratori arrestati non erano in possesso di permessi di residenza o di lavoro, sottolineando che anche l’autista del veicolo, originario della città araba di Nazareth, è stato arrestato.

Secondo il gruppo israeliano per i diritti umani, B’Tselem, molti operai palestinesi non hanno altra scelta che rischiare di entrare in Israele senza permesso.

“Si trovano tra l’incudine e il martello: da un lato, Israele rilascia i permessi con parsimonia, sulla base di criteri severi scelti arbitrariamente, dall’altro, impedisce lo sviluppo di un’economia palestinese indipendente, limitando le importazioni, le esportazioni, lo sviluppo industriale e gli spostamenti, e appropriandosi delle riserve di terra e di altre risorse palestinesi. Ciò lascia i palestinesi senza alcuna possibilità di guadagnarsi da vivere in Cisgiordania. Questa realtà è al servizio degli interessi israeliani, in quanto garantisce una manodopera a basso costo [e] priva di diritti”, afferma B’Tselem.