La polizia israeliana reprime violentemente la protesta palestinese a Gerusalemme

Gerusalemme/al-Quds-Quds Press, PIC e Wafa. Violenti scontri (*) sono scoppiati venerdì pomeriggio nella città di Biddu, nella Gerusalemme occupata, dopo che le forze di polizia israeliane hanno brutalmente represso una protesta palestinese che chiedeva la restituzione dei corpi di tre vittime palestinesi.

I giovani locali hanno organizzato l’evento per la terza settimana consecutiva, chiedendo il rilascio dei corpi dei tre palestinesi che sono tenuti sotto la custodia dell’esercito israeliano da diverse settimane.

Le forze israeliane hanno usato pesantemente lacrimogeni durante gli scontri insieme a proiettili letali e di metallo rivestiti di gomma ferendo due giovani.

Il mese scorso, l’esercito israeliano ha ucciso tre palestinesi delle città di Biddu. Da allora, i loro corpi sono tenuti negli obitori israeliani.

(*) Nel linguaggio militare, gli scontri avvengono tra eserciti o gruppi armati di pari forze. Tra Tsahal, l’esercito israeliano, e la Resistenza o i gruppi di giovani palestinesi che rispondono alle aggressioni dell’occupante israeliano non c’è parità di forze. Pertanto, riportiamo tra virgolette il termine scontri/scontro, per non indurre i lettori meno informati a pensare che in Palestina sia in atto un conflitto/guerra tra attori con eserciti, armamenti e forze paritarie.