La polizia israeliana uccide ragazzino palestinese a Gerusalemme

158387e066981d_MJNPEGOIKLHFQGerusalemme-Quds Press e PIC. Venerdì sera, a Gerusalemme, la polizia israeliana ha ucciso un ragazzino palestinese di 16 anni, Mohammed Nabil Salam, con il pretesto dell’attacco con il coltello.

Le forze israeliane dislocate al blocco stradale all’entrata del campo profughi di Shufat hanno aperto il fuoco contro il minorenne, uccidendolo all’istante.

Il nome dell’adolescente è stato annunciato dagli altoparlanti delle moschee del campo profughi, dove è stato decretato il lutto cittadino.

Luba al-Samri, portavoce della polizia israeliana, ha dichiarato che il ragazzino brandiva un coltello e aveva tentato di accoltellare un poliziotto, ma è stato “neutralizzato”, cioè ucciso.

Testimoni hanno raccontato che un poliziotto israeliano ha sparato a Salam appena questi è sceso dall’autobus su cui viaggiava, e lo ha lasciato a terra a morire dissanguato.

Immediatamente, la polizia ha chiuso la barriera di Shufat e ha bloccato il traffico in entrambe le direzioni.

Il numero dei Palestinesi gerosolimitani uccisi dall’inizio dell’Intifada di Gerusalemme, iniziata a ottobre del 2015, è salito a 58.