Le forze israeliane dislocate al blocco stradale all’entrata del campo profughi di Shufat hanno aperto il fuoco contro il minorenne, uccidendolo all’istante.
Il nome dell’adolescente è stato annunciato dagli altoparlanti delle moschee del campo profughi, dove è stato decretato il lutto cittadino.
Luba al-Samri, portavoce della polizia israeliana, ha dichiarato che il ragazzino brandiva un coltello e aveva tentato di accoltellare un poliziotto, ma è stato “neutralizzato”, cioè ucciso.
Testimoni hanno raccontato che un poliziotto israeliano ha sparato a Salam appena questi è sceso dall’autobus su cui viaggiava, e lo ha lasciato a terra a morire dissanguato.
Immediatamente, la polizia ha chiuso la barriera di Shufat e ha bloccato il traffico in entrambe le direzioni.
Il numero dei Palestinesi gerosolimitani uccisi dall’inizio dell’Intifada di Gerusalemme, iniziata a ottobre del 2015, è salito a 58.