La popolazione festeggia a Betlemme il rilascio di una donna palestinese dal carcere israeliano

393174CBetlemme˗Ma’an. Mercoledì sera la 19enne Dunya Ali Musleh è stata rilasciata dopo aver scontato nove mesi in custodia israeliana ed è stata accolta da una folla di palestinesi nel campo profughi di al-Duheisha.

I festeggiamenti, organizzati dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina (PFLP), sono iniziati nel check-point di sicurezza palestinese a Beit Sahour, dove il capo dell’organizzazione per gli ex prigionieri, Muhammad al-Zaghloul, insieme a diversi ex detenuti, ha ricevuto Musleh.

La folla ha marciato per le strade di Betlemme, arrivando a al-Duheisha.

Le donne hanno celebrato il ritorno di Musleh e l’hanno caricata sulle proprie spalle, raggiungendo un sit-in di solidarietà organizzato per i prigionieri in sciopero della fame per festeggiare la fine dello sciopero di Bilal Kayid, che mercoledì ha ottenuto una data di rilascio.

Musleh ha detto alla folla di essere felice del proprio rilascio e ha espresso il proprio supporto per la “vittoria” di Kayid. La 19enne ha anche sottolineato la sua tristezza per le altre donne palestinesi ancora detenute, aggiungendo che queste vengono aggredite e perquisite quotidianamente dalle forze israeliane.

Musleh ha anche portato un messaggio da parte dei prigionieri palestinesi con cui è stata incarcerata: “Libertà per prima cosa, unità nazionale come seconda e come terza supporto dei prigionieri palestinesi”.

Secondo quanto riportato, in precedenza ad agosto, dal comitato palestinese per gli Affari dei Prigionieri, 41 donne palestinesi, fra cui 12 minori, sono detenute nella prigione israeliana di HaSharon e il loro trattamento va contro la legge internazionale.

Secondo il gruppo per i diritti dei prigionieri Addameer, circa 10mila donne e ragazze palestinesi sono state arrestate dalle forze israeliane nel corso degli ultimi 45 anni. Solo nel 2015, ne sono state arrestate 106, il che secondo il gruppo rappresenta un aumento del 70% rispetto al 2013.

A partire dall’ondata di disordini iniziata a ottobre, le cifre sono aumentate drasticamente. Solo a luglio, secondo quanto riportato da Addameer, 62 donne e ragazze palestinesi sono state detenute nelle carceri israeliane.

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Traduzione di F.G.