La Qatar Charity fornisce lavoro a più di 50 mila palestinesi

Palestina – MEMO. La Qatar Charity (QC) ha assunto più di 50 mila laureati palestinesi e lavoratori “creativi” a distanza attraverso la sua iniziativa “Taqat”.

Descritta come una delle “iniziative umanitarie uniche al mondo”, mira ad alleviare il peso della disoccupazione, migliorare la situazione economica delle famiglie palestinesi e rafforzare il ruolo dei giovani creativi che hanno bisogno di lavoro, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa del Qatar.

Fa parte della recente campagna “Palestine Relief” lanciata da QC per sostenere le famiglie palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Secondo l’Ufficio centrale di statistica palestinese, circa 40 mila palestinesi si laureano ogni anno negli istituti d’istruzione superiore, tuttavia la maggior parte è disoccupata a causa delle limitate opportunità di lavoro.

All’inizio di quest’anno, la Banca Mondiale ha confermato che più di 66 mila dipendenti palestinesi hanno perso il lavoro, lo scorso anno, a causa della pandemia di coronavirus, portando il tasso di disoccupazione al 27,8%.

Il numero totale di persone inserite nel mercato del lavoro è sceso da 951 mila, nel 2019, a 884 mila nel 2020.

Nel frattempo, a Gaza, la disoccupazione è ora al 50 per cento ed il 60 per cento della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.

L’attacco israeliano a Gaza, avvenuto a maggio, ha distrutto gran parte delle infrastrutture locali, comprese quelle sanitarie ed educative, le strade, gli edifici residenziali, nonché la produzione di energia e le forniture d’acqua.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha annunciato che la recente aggressione israeliana ha sfollato più di 75 mila palestinesi dalle loro case, di cui 28.700 che si sono rifugiati nelle scuole dell’agenzia, sia a causa della demolizione delle loro case, sia per sfuggire ai bombardamenti.