La quotidiana oppressione degli scolari palestinesi ai check-point israeliani

IMG_0153-600x450Hebron (al-Khalil)-ISM. Lunedì 29 agosto 2016, le forze israeliane di stanza al check-point di Salaymeh, a Hebron, hanno sparato raffiche di gas lacrimogeno mentre alcuni scolari stavano cercando di tornare a casa attraverso il posto di blocco pesantemente militarizzato.

Il check-point di Salaymeh è, per molti studenti, un passaggio inevitabile nel loro tragitto quotidiano verso casa e scuola. In queste strutture super-militarizzate, i bambini che frequentano scuole e asili sono soggetti a perquisizioni, assalti e interrogatori da parte delle forze israeliane.

Lunedì, secondo giorno di scuola dopo tre mesi di vacanze estive, mentre i bambini stavano per uscire dalle scuole, verso mezzogiorno, le forze di occupazione hanno lanciato granate stordenti. Una di queste è caduta davanti a una ragazza che si stava tranquillamente dirigendo verso check-point per tornare a casa. Spaventata dalla granata e dallo scoppio, è corsa nella direzione opposta, in lacrime.

Ai bambini al check-point viene ripetutamente gridato di “aspettare”, mentre le forze israeliane si rifiutano di aprire i cancelli, oppure viene ordinato loro di alzare le mani “provando” che hanno tirato pietre in caso le loro mani siano “sporche”.

(Fonte: ISM)