La resistenza palestinese si sta preparando per respingere l’attacco israeliano a Gaza

Dal nostro corrispondente.

 

Le fazioni della resistenza palestinese, a nord di Gaza, la notte scorsa hanno iniziato i preparativi per respingere il possibile attacco dell’esercito israeliano, dopo l’ordine dato dal primo ministro israeliano Ehud Olmert ai capi dell’esercito di prepararsi per un’operazione militare su vasta scala.

 

Testimoni oculari hanno confermato di aver visto numerosi escavatori e camion palestinesi mentre trasportavano sabbia e la versavano agli incroci e nelle strade principali, nel campo profughi di Jabaliya e Beit Lahiya, per ostacolare il percorso dei carrarmati e dei mezzi corazzati israeliani.

 

Gli uomini della resistenza palestinese hanno utilizzato questo metodo nelle recenti invasioni contro la zona nord. L’ultima si chiamava i “giorni del pentimento” ed è durata 17 giorni, nei quali l’esercito di occupazione ha tentato di invadere il campo di Jabaliya e Beit Lahiya. In questa operazione sono caduti più di 140 palestinesi – di cui più di 50 uomini della resistenza -, ma anche l’esercito di occupazione ha avuto grandi perdite.

 

Abu Mujahed, uno dei capi delle Brigate Izzeddin Al-Qassam, l’ala militare del movimento di Hamas, ha confermato che i militanti di Al-Qassam si opporranno con tutti i mezzi a qualsiasi attacco israeliano.

E ha spiegato che Al-Qassam sta effettuando grandi preparativi per respingere l’aggressione.

 

L’operazione "L’illusione dispersa" aumenta la possibilità che l’esercito di occupazione penetri nelle zone vicine alla frontiera della Striscia di Gaza con i territori del ’48, soprattutto perché Israele ha minacciato che tornerà a invadere l’area.

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