
Gaza. I tecnici di un apparato di sicurezza affiliato alla resistenza palestinese nella Striscia di Gaza hanno scoperto apparecchiature di sorveglianza nascoste, piazzate dalle forze di occupazione israeliane (IOF) prima del loro ritiro dalla città di Gaza.
Citando la piattaforma di sicurezza Al-Hares, il canale satellitare Al-Jazeera ha riferito mercoledì che una sofisticata operazione di intelligence ha portato alla luce dispositivi di spionaggio camuffati incastonati, in particolare, in power-bank portatili e blocchi di cemento.
Una rete di dispositivi di spionaggio è stata trovata anche in uno degli ospedali della città di Gaza, con lo scopo di monitorare i movimenti dei cittadini per poterli colpire in seguito.
Ci sono informazioni su un “blocco di cemento dall’aspetto insolito” in uno degli ospedali di Gaza, preso d’assalto dalle forze israeliane durante l’operazione terrestre all’interno della città di Gaza.
Si è scoperto che il “blocco di cemento” era stato modificato per nascondere un dispositivo di sorveglianza al suo interno. Era anche collegato ad altri dispositivi di spionaggio intorno all’ospedale e dotato di telecamere nascoste in varie forme.
A questo proposito, la piattaforma Al-Hares ha fornito importanti linee guida e precauzioni di sicurezza sulle sue pagine dei social media per i combattenti della resistenza palestinese nella Striscia di Gaza.
(Fonti: PIC, Al-Jazeera).