La rete delle Ong e le organizzazioni per i diritti umani palestinesi chiede che la legge sull’istruzione non venga applicata
La rete delle organizzazioni non governative palestinesi (Pngo), l’Associazione per i diritti umani Al-Dameer, il Centro per i diritti umani Al-Mezan, il Centro palestinese per i diritti umani (Pchr) esorta il governo della Striscia di Gaza a porre fine all’applicazione della legge sull’istruzione 1/2013 nella Striscia di Gaza. Inoltre invitano il blocco parlamentare Cambiamento e riforma a interrompere la pratica di legiferare in vece del Consiglio legislativo palestinese, in quanto una simile legge istituzionalizzerebbe la divisione politica fra la Striscia di Gaza e la West Bank.
Il 31 marzo 2013, durante la conferenza stampa che si è svolta presso la al-Karmel School, il ministro dell’Istruzione nella Striscia di Gaza ha rilasciato una dichiarazione con la quale confermava l’imminente attuazione della legge 1/2013. Questa legge è stata approvata dal blocco parlamentare Cambiamento e riforma, espressione politica del movimento Hamas, durante una sessione legislativa che si è tenuta al posto di quella del Consiglio legislativo palestinese lo scorso 26 dicembre 2012. Oltretutto il testo di legge è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale al-Waqa nella Striscia di Gaza il 17 febbraio 2013 e pertanto la legge è entrata in vigore lo scorso 16 marzo 2013.
La rete delle organizzazioni non governative così come le sottoscriventi organizzazioni per il rispetto dei diritti umani palestinesi sono fermamente convinte che l’azione legiferante di Cambiamento e riforma al posto del Consiglio legislativo palestinese così come l’emissione di decreti presidenziali che hanno valore di legge nella West Bank mini gli sforzi fin qui fatti per la costruzione di un sistema giuridico palestinese comune. Sin dalla sua costituzione, avvenuta nel 1994, l’Autorità nazionale palestinese si è impegnata a fondo per garantire un unico sistema giuridico palestinese. Da quando è avvenuta la spaccatura politica del 2007, le organizzazioni palestinesi per i diritti umani hanno manifestato la loro preoccupazione per le numerose misure adottate che rischiano di determinare la creazione di due sistemi legislativi separati, uno attivo nella Striscia di Gaza e l’altro nella West Bank.
Pngo, Al-Dameer, Al-Mezan e il Pchr comprendono l’importanza di approvare una nuova legge sull’istruzione al passo con le ultime tendenze e commisurata al ruolo che l’istruzione deve ricoprire nel processo di sviluppo di un paese. Ad ogni modo, la promulgazione di nuove disposizioni da applicare specificatamente nella Striscia di Gaza, ma non nella West Bank, minaccia lo sviluppo dell’istruzione in tutti i Territori occupati palestinesi e ha un effetto negativo sull’unità e sull’identità dei palestinesi. Malgrado gli anni di divisione politica, gli standard educativi fondamentali sono stati mantenuti, soprattutto per le scuole superiori con il “Tawjihi”, il diploma di istruzione secondaria comune a tutti. L’entrata in vigore di una legislazione separata minaccia il mantenimento degli standard comuni.
La nuova normativa consiste in un complesso di regolamenti amministrativi che riguardano le scuole. I regolamenti stabiliscono la segregazione di genere e la creazione di istituti scolastici esclusivamente femminili in cui sia proibita l’assunzione di docenti uomini. Simili disposizioni oltretutto impediscono alle famiglie di esercitare il loro diritto alla scelta dell’educazione morale e religiosa dei loro figli attraverso il ricorso alle scuole private, visto che anche queste sono obbligate ad attenersi agli standard educativi imposti dallo stesso governo.
Il Pngo, Al-Dameer, Al-Mezan e il Pchr dichiarano la loro preoccupazione in quanto temono che questa nuova legge sia parte di un disegno più ampio attraverso cui il governo mira a imporre una determinata ideologia e identità all’interno della Striscia di Gaza che non rispetta la diversità culturale e di pensiero della comunità palestinese. Le organizzazioni firmatarie rimarcano la necessità che le leggi palestinesi tengano presenti le differenze ideologiche e culturali all’interno della comunità e che rispettino la forma e l’essenza della Legge fondamentale palestinese, che dovrebbe costituire la base di ogni nuova disposizione.
Per questo, Pngo, Al-Dameer, Al-Mezan e il Pchr:
- Si appellano al governo e al Consiglio legislativo palestinese nella Striscia di Gaza affinché revochino la Legge sull’istruzione 1/2013 e garantiscano la libertà per gli istituti privati di attuare i regolamenti amministrativi da loro scelti in accordo con i consueti standard in vigore sin dalla costituzione dell’Anp;
- Si appellano al blocco Cambiamento e riforma affinché interrompa la pratica di legiferare in vece del Consiglio legislativo palestinese in virtù di un “dato di fatto” a Gaza;
- Fa appello al presidente Mahmoud Abbas affinché certe decisioni non essenziali non abbiano più valore di legge alla luce delle divisioni politiche; e
- Ribadiscono la necessità da parte del Consiglio legislativo palestinese di riunirsi tutto per risolvere il dilemma che affligge il potere legislativo da quando è iniziata la divisione politica.
Network palestinese delle organizzazioni non governative
Al-Dameer Associazione per i diritti umani
Al-Mezan Centro per i diritti umani
Centro palestinese per i diritti umani
Traduzione per InfoPal a cura di Valentina Iacoponi