La Russia critica le esplosioni dei cercapersone in Libano, classificandole come una “nuova forma di atto terroristico e un uso improprio della tecnologia”

Mosca – Al-Mayadeen. La Russia ha espresso preoccupazione per la situazione in Libano: la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato venerdì che la detonazione di massa di cercapersone rappresenta una nuova forma di atto terroristico e un uso improprio della tecnologia.

“Si tratta di un tipo di atto terroristico completamente nuovo, che combina una tale scala e una tale applicazione di nuove tecnologie, apparentemente di natura civile, ma utilizzate per scopi terroristici”, ha spiegato Zakharova durante un briefing, sottolineando che Mosca è preoccupata dai recenti sviluppi.

“Data la portata e le potenziali conseguenze degli eventi in corso, siamo profondamente preoccupati per i pericolosi sviluppi nella Repubblica del Libano. Ribadisco che il 19 settembre l’aviazione israeliana ha effettuato una serie di attacchi di massa su alcuni distretti del Libano meridionale. In precedenza, per due giorni letteralmente di fila, il 17 e il 18 settembre, il Libano è stato colpito da attacchi informatici terroristici senza precedenti”, ha sottolineato il diplomatico.

Il ministero degli Esteri russo ha espresso la certezza che un’operazione militare su larga scala in Libano avrebbe effetti devastanti sulla sicurezza dell’intero Medio Oriente, sottolineando la necessità di prevenire uno scenario così catastrofico.

Zakharova ha ribadito l’invito urgente a tutte le parti coinvolte a esercitare la massima moderazione e a cessare le ostilità, dichiarandosi pronta a collaborare strettamente con i partner regionali e internazionali per ridurre le tensioni e stabilizzare la situazione militare e politica.

Il diplomatico ha anche espresso la solidarietà della Russia con il popolo libanese, dichiarando: “Siamo solidali con le famiglie delle persone uccise. Auguriamo la più rapida guarigione ai feriti. E ancora una volta, sottolineiamo l’importanza di stabilire tutte le circostanze degli incidenti”.

Duma russa: le esplosioni in Libano devono essere indagate a fondo.

In un contesto correlato, il direttore della Duma di Stato russa, Vyacheslav Volodin, ha ritenuto giovedì che le esplosioni di vari ordigni in Libano richiedano un’indagine completa, esortando gli organismi internazionali a elaborare misure per combattere tali crimini.

Volodin ha avvertito sul suo canale Telegram che l’attacco ad alta tecnologia, meticolosamente pianificato, potrebbe avere gravi ripercussioni globali. Ha sottolineato che l’uso di gadget ordinari come ordigni esplosivi richiede “un’indagine appropriata”.

Il funzionario russo ha avvertito che la potenziale produzione di massa di “tali ‘armi’ porta il terrorismo a un nuovo livello”.

Questa è una minaccia globale per tutti i Paesi. Le strutture internazionali devono sviluppare misure contro questi crimini. Altrimenti, nessuno si sentirà al sicuro”, ha sottolineato.

Martedì i cercapersone sono esplosi simultaneamente in Libano e in Siria e mercoledì una nuova serie di bombe, nascoste in walkie-talkie, è esplosa a Beirut e in altre parti del Libano.

Il bilancio totale delle vittime di questi attacchi terroristici è ora di almeno 37 persone, tra cui una bambina di 9 anni e un bambino di 11 anni, con oltre 3 mila feriti.

I medici di un ospedale di Beirut hanno riferito che molti dei feriti hanno subito la perdita degli occhi e l’amputazione degli arti. La detonazione dei walkie-talkie ha innescato più di 70 incendi in case e aziende in tutto il Libano e ha danneggiato più di una decina di veicoli.

Traduzione per InfoPal di F.L.