La Russia vuole chiudere definitivamente filiale locale dell’Agenzia ebraica

Mosca – The Palestine Chronicle. Secondo quanto riferito, il ministero della Giustizia russo ha richiesto lo scioglimento della filiale russa dell’Agenzia ebraica, un’organizzazione che promuove l’immigrazione in Israele su larga scala sin dal suo inizio, nel 1929.

Molti storici riconoscono il ruolo significativo svolto dall’agenzia nella colonizzazione della Palestina, poiché si è affermata come un ramo importante dell’Organizzazione Sionista Mondiale.

La notizia è stata riportata da Reuters, media israeliani ed internazionali.

Secondo il sito web del tribunale distrettuale russo Basmanny, la richiesta, depositata dal ministero il 15 luglio, sarà discussa il 28 luglio.

“La mossa contro l’agenzia con sede a Gerusalemme, la più grande organizzazione ebraica senza scopo di lucro al mondo, avviene a seguito delle critiche di Israele alla guerra russa in Ucraina, quando il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid ha accusato la Russia ad aprile di aver commesso crimini di guerra”, secondo quanto riferito da Reuters.

I palestinesi e molti dei loro sostenitori in tutto il mondo hanno evidenziato l’ipocrisia della posizione israeliana e dell’Occidente, che continua a finanziare e sostenere l’occupazione militare israeliana della Palestina.

Il deterioramento delle relazioni tra Tel Aviv e Mosca è stato illustrato anche dal sospetto delle autorità russe che l’Agenzia ebraica stesse raccogliendo illegalmente dati sui cittadini russi, come riportato da The Jerusalem Post il 5 luglio.

Secondo i dati del governo israeliano, nel 2021 circa 7 mila ebrei russi sono emigrati dalla Russia in Israele.