La moglie di Khader Adnan è preoccupata per il grave stato di salute del marito e per la negligenza medica delle autorità penitenziarie israeliane.
Secondo la fondazione Muhjat al-Quds, il prigioniero Khader Adnan, 40 giorni fa ha dichiarato l’inizio di uno sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione arbitraria.
Muhjat al-Quds ha denunciato le tattiche di tortura israeliane, soprattutto il divieto di visite per i membri della famiglia e gli avvocati, in violazione delle leggi e dei trattati internazionali.
In una lettera divulgata dalla prigione e pubblicata lunedì dalla fondazione Muhjat al-Quds, Adnan ha dichiarato che è imprigionato da molte settimane in una cella molto piccola e isolata dal resto del carcere di Jalama.
Khader Adnan, originario della provincia di Jenin, al nord della Cisgiordania, è stato rapito dalle forze israeliane l’11 dicembre 2017 con l’accusa di incitamento all’odio contro l’occupazione.
Traduzione per InfoPal di Chiara Parisi