La settimana della Palestina al Fortino di Bari 22-30 marzo 2014

image001Di Tadamon-Bari. La settimana della Palestina al Fortino di Bari 22-30 marzo 2014

Si è conclusa sabato 30 marzo – giornata della Terra palestinese – al Fortino di Bari un’intensa settimana “lunga” (9 giorni) di iniziative sulla Palestina inaugurata sabato 22 marzo, alla presenza dell’ambasciatrice palestinese Mai Alkaila, con la bella mostra fotografica di Anna Svelto (già presentata a Torino qualche mese fa), “Palestina, una prigione a cielo aperto”.

È stata una “settimana lunga”, densa di incontri-dibattito, approfondimenti storico-politici, visioni di film e documentari, che ci hanno fatto conoscere nei suoi diversi aspetti la “Nakba” del popolo palestinese, privato della propria terra e delle proprie case, deportato, costretto ad un esilio forzato che sembra non aver mai fine, nei campi profughi dove sono nati i figli, i nipoti, i pronipoti dei primi profughi del 1948; condannato a vivere la condizione di cittadini di quarta classe nello stato di Israele; o confinato nella stretta Striscia di Gaza, violentata dall’operazione “Piombo fuso”, scatenata nell’inverno 2008-2009 dall’esercito israeliano e sottoposta a un crudele embargo; circondato dall’enorme Muro alto 9 metri che viviseziona e soffoca con un lungo interminabile nodo scorsoio la Cisgiordania, separando persone, vite, affetti, umiliando in uno stillicidio di angherie e crudeltà quotidiane la dignità del popolo palestinese (come con cristallina evidenza ci mostra il documentario “The Wall”).

Le foto di Anna Svelto, tutte rigorosamente in bianco e nero, ci hanno restituito uno spaccato di questa crudeltà quotidiana esercitata dagli occupanti sionisti. Tra esse, emblematica forse più di ogni altra, è la foto del campo di ulivi palestinesi stroncati impietosamente: l’occupante distrugge alla radice le condizioni di vita nel tentativo di cancellare una storia secolare di insediamenti. Ma, accanto alle foto – mai “dirette”, mai cruente e violente – che ci parlano di una quotidiana violenza – banalità del male – esercitata contro la popolazione palestinese (le reti che i palestinesi sono costretti a mettere per ripararsi dai grossi sassi, escrementi, rifiuti di ogni genere che i coloni sionisti scagliano dai piani alti delle case negli insediamenti che hanno occupato) – le foto ci restituiscono tutta intera la dignità di un popolo che resiste, solidarizza, sorride, e non ha perso la speranza della liberazione.

Ed è ciò che è fortemente emerso in queste serate “palestinesi”, sempre partecipate da persone che hanno sfidato il freddo umido del Fortino: la decisa volontà di resistenza del popolo palestinese, cantata dal grande Mahmoud Darwish, rappresentata sul grande schermo dal regista-attore Mahmoud Bakri, protagonista del film di Saverio Costanzo “Private”, o dalla bella protagonista del “Sale di questo mare” della giovane regista Annemarie Jacir. Dignità di un popolo e resistenza all’oppressione dell’occupante di cui ci hanno parlato anche coloro che si impegnano attivamente nella solidarietà col popolo palestinese, come Luca Pellegrino e Valentina Peschechera, attivisti della rete italiana ISM – la stessa di Vittorio Arrigoni, ucciso tre anni fa (15 aprile 2011) a Gaza, e di Rachel Corrie, schiacciata il 16 marzo 2003 da un bulldozer israeliano mentre cercava di impedire col suo corpo la distruzione di una casa palestinese; o il racconto pacato e commosso a un tempo di Anna Maria Savoia, recatasi in Palestina con la ONG “Vento di Terra”.

E questa volontà di resistere si è manifestata chiara, forte, coinvolgente, nella serata conclusiva, nella giornata della Terra. Italiani e palestinesi insieme, solidali e commossi, abbiamo ascoltato gli interventi dei palestinesi che vivono in Puglia, dei giovani e giovanissimi soprattutto, che hanno voluto comunicare al mondo che non si piegano, che non accettano la condizione di esuli, di profughi, che non intendono cancellare la storia della propria nazione, che chiedono il riconoscimento del diritto al ritorno nella terra di Palestina, come cittadini a pieno titolo. Hanno parlato in arabo e in italiano, con voce ferma e solenne. Sono stati momenti di forte e sentita partecipazione. Qualcuno ci ha consegnato il suo tema sulla questione palestinese, qualcuno ha letto i suoi versi, il giovane Milad ha cantato l’inno nazionale. Le relazioni di Silvia Moresi e Mariella Cataldo ci hanno parlato di poesia come resistenza, del diritto al ritorno, attraverso le parole di due grandi intellettuali del mondo palestinese, quali Mahmoud Darwish ed Edward Said.

Si parlava arabo e italiano domenica 30 marzo al Fortino, ci si scambiava indirizzi e-mail e piccoli doni, si assaggiavano focacce al timo e al pomodoro, e falafel, preparati da amici della comunità palestinese.

A conclusione di queste iniziative, martedì 1° aprile è stato piantato dal Comune di Bari, alla presenza degli assessori Fabio Losito e Maria Maugeri, un ulivo palestinese a Parco 2 giugno, perché la nostra città ricordi la Giornata della Terra.

Sul cippo accanto all’ulivo, una targa con le insegne del Comune: 

Ulivo palestinese donato dalla Comunità palestinese in Puglia e Basilicata alla città di Bari in occasione della commemorazione del 38° anniversario della giornata della Terra in Palestina (simbolo di lotta per la riappropriazione della terra rubata al popolo palestinese dallo stato sionista, e di unità nella lotta per la libertà, l’uguaglianza e l’autodeterminazione).

Comunità palestinese – Puglia e Basilicata

Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito col loro impegno alla riuscita di questa iniziativa.

Ci prepariamo alle prossime iniziative, in particolare quella del 15 maggio, la giornata della “Nakba” del 1948, quando i palestinesi furono costretti all’esilio o condannati ad uno stato di semilibertà in patria. Faremo il punto allora anche sulla situazione delle migliaia e migliaia di prigionieri politici nelle carceri israeliane.

A quanti ci hanno seguito in questa “lunga settimana”, a tutti coloro che sono interessati alla conoscenza della questione palestinese in tutti i suoi aspetti e alla solidarietà con il popolo palestinese, rivolgiamo l’invito a collaborare con il comitato Tadamon-Filastin di Bari.

Potete indicarci la vostra disponibilità scrivendoci a:

tadamonbari@gmail.com