La drammatica situazione a Gaza durante l’ultima settimana di settembre

080708-haidar-gaza_1La situazione a Gaza durante l’ultima settimana di settembre

– Un civile palestinese è stato ucciso e un altro è stato ferito dalle forze israeliane nelle aree di accesso limitato.

– Secondo fonti locali, c’è stato un lieve aumento di merci trasportate attraverso le gallerie (della sopravvivenza) sotto i confini con l’Egitto: circa 30/40 carichi sono entrati a Gaza, in confronto ai 20/30 della settimana precedente.

– Presumibilmente sarebbero entrati a Gaza, attraverso le gallerie regolari, tra i 300 mila e i 400 mila litri di carburante al giorno (la stessa quantità della precedente settimana), in confronto a circa un milione al giorno del giugno 2013.

– Tuttavia, il trasferimento di gasolio al GPP attraverso le gallerie è sceso, durante l’ultima settimana di settembre, a 250 mila litri al giorno, in confronto ai 300 mila di quella precedente e agli oltre 400 mila litri dello scorso giugno 2013.

– Il GPP continua ad operare per metà delle sue competenze, provocando interruzioni di corrente per più di 12 ore al giorno, e addirittura per oltre 16 ore in alcune aree.

– La mancanza di carburante ha anche continuato a bloccare la fornitura di servizi di base, come acqua, servizi sanitari, salute e trasporto. Il carburante importato da Israele al momento è disponibile, ma è venduto a un prezzo doppio rispetto a quello acquistato dall’Egitto di contrabbando.

– Il materiale edile ha continuato ad entrare in maniera illegale in quantità limitate. La Federazione Palestinese delle Industrie ha stimato che sono entrare 150 tonnellate di materiale edile (soprattutto cemento) al giorno, in confronto ad una media di più di 7.500 tonnellate nel giugno del 2013.

Secondo il Centro per i Diritti Umani al-Mezan, il 27 settembre, un neonato è morto alcune ore dopo essere stato partorito vicino al passaggio a livello di Rafah – lo stesso giorno, alla madre era stato negato di entrare a Gaza. La donna, in uno sfogo con la stampa locale, ha raccontato che ha partorito il suo bambino nell’auto che la stava portando in ospedale, visto che l’ambulanza egiziana non aveva potuto soccorrerla a causa del coprifuoco nel Sinai. Il bambino è morto poco dopo aver raggiunto l’ospedale.

– In media, circa 106 viaggiatori al giorno sono stati autorizzati ad attraversare l’Egitto e circa altri 103 sono entrati a Gaza durante i tre giorni della settimana scorsa; la maggior parte di questo transito è stato di materiale sanitario, studenti, persone che avevano un visto e nazionalità straniere. Questi numeri rimangono al di sotto della media, cioè circa 1.860 al giorno.

Traduzione di Sonia Li Veli

(Foto di archivio di http://electronicintifada.net/content/breaking-gaza-siege-boat/7636)