Le istituzioni legali palestinesi hanno criticato la Cancelliera tedesca Angela Merkel per aver incontrato, durante la sua visita nei territori palestinesi occupati e in Israele, tre giorni fa, le famiglie dei tre soldati israeliani catturati e aver ignorato quelle delle migliaia di palestinesi rinchiusi da anni nelle carceri israeliane.
La "Società dei prigionieri palestinesi" ha dichiarato che la Merkel "ha insultato le famiglie dei prigionieri palestinesi e si è rifiutata di incontrarli o anche solo di ascoltarli".
Questo è un atteggiamento inaccettabile – ha spiegato la Società – da parte della Cancelliera Merkel, perché ha svilito la sofferenza di 11 mila prigionieri palestinesi, compresi bambini e madri, e si è concentrata sul problema dei tre soldati catturati in combattimento".
E ha aggiunto che l’atteggiamento della Merkel era "più vicino alle posizioni Usa piuttosto che a quelle dell’Unione Europea".
Durante l’incontro con il presidente palestinese Mahmoud Abbas a Ramallah, tre giorni fa, la Merkel lo ha sollecitato a lavorare per il rilascio del soldato israeliano Gilad Shalit, ma non ha mai accennato alle migliaia di civili palestinesi rinchiusi nelle prigioni israeliane.