La stampa strumentalizza i commenti di Haniyah sull’uccisione di Bin Laden. Israele protesta all’Onu  

An-Nasira (Nazareth) – InfoPal. Furioso Israele per le dichiarazioni rilasciate da Hamas, in merito alla notizia dell'uccisione da parte Usa del leader di al-Qa'eda, Osama Bin Laden.

La stampa mondiale, che ha diffuso la condanna del governo di Gaza per l'uccisione di Bin Laden, “non ha ritenuto opportuno fornire una presentazione integrale alle parole del premier Isma'il Haniyah, quando ha dichiarato: 'L'operazione statunitense in Pakistan è illegale e una violazione alla legislazione internazionale che prevede un processo penale'”.

“Politica statunitense dell'oppressione, spargimento di sangue arabo e musulmano e atto al di sopra della legge internazionale per raggirare il ricorso alla giustizia attraverso l'uso dei mezzi processuali”. Così aveva commentato ieri Haniyah, l'assassinio in Pakistan di Osama Bin Laden.

Poco dopo la divulgazione dei primi commenti dalla Palestina, gran parte dei media hanno fornito una chiave di lettura delle dichiarazioni di Haniyah, limitatamente alla sua condanna per la perdita del leader di al-Qa'eda.

“Il premier della Striscia di Gaza ha invece inteso deplorare l'operazione americana nel quadro della legge internazionale, in base alla quale l'uccisione di Bin Laden è stata un'elusione della giustizia, oltreché un crimine sanguinario. Perché infatti non si è sottoposto Osama Bin Laden a un processo penale internazionale?”

Il quotidiano israeliano Maariv riporta in parallelo le dichiarazioni di Fatah e Hamas.
“Mentre l'Anp – tramite le parole del premier Salam Fayyad – ha espresso il proprio sostegno per l'uccisione di Osama Bin Laden, il suo portavoce, Ghassan al-Khatib mette in discussione la metodologia scelta dagli americani, accodandosi in questo al commento di Isma'il Haniyah, che ne aveva messo in risalto il 'carattere criminoso alla luce del diritto internazionale'”.

Oggi Israele recapita alle Nazioni Unite una comunicazione in cui si dice “scandalizzato per le affermazioni di Hamas”, tentando in tal modo di gettare ulteriore discredito sul Movimento di resistenza islamica palestinese.

Avigdor Lieberman, ministro degli Esteri di Israele, e Shaul Mozaf, a capo della Commissione Esteri e per la Sicurezza presso la Knesset, sulla scia del “successo per l'uccisone di Laden” hanno sostenuto pubblicamente la “liceità delle liquidazioni mirate dei leader palestinesi”.

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