Gaza-InfoPal. Giovedì 23 gennaio, due giovani palestinesi sono stati uccisi a causa di un bombardamento dell’artiglieria israeliana che ha preso di mira un appartamento nel quartiere di Tal Al-Sultan, a ovest della città di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale.

Il direttore dell’Unità di informazione del ministero della Salute di Gaza, Zahir Al-Wahidi, ha dichiarato:
“Il numero totale di orfani palestinesi nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra genocida israeliana ha raggiunto quota 38.495.
“13.901 donne palestinesi hanno perso i loro mariti.
“32.152 bambini hanno perso il padre, 4.417 la madre e 1.918 entrambi i genitori.
“Il numero di orfani è una profonda testimonianza dell’immensa sofferenza della popolazione della Striscia di Gaza a causa della guerra genocida israeliana”.

Secondo i dati diffusi dal ministero della Salute a Gaza, “l’occupazione israeliana ha distrutto tutti i principali centri sanitari nella Striscia di Gaza. Finora sono stati recuperati circa 100 corpi e ce ne sono centinaia ancora sotto le macerie.
“Abbiamo urgente bisogno di ospedali da campo dotati di forniture mediche e chiediamo che alle squadre sanitarie venga consentito di entrare nel nord di Gaza per eseguire interventi chirurgici sui feriti.
“Chiediamo l’ingresso di più attrezzature mediche e carburante in modo da poter continuare a fornire servizi sanitari.
Il nord della Striscia di Gaza è un cimitero di massa.

La Difesa civile di Gaza ha riferito che il nord di Gaza è diventato un cimitero di massa a causa della campagna di pulizia etnica dell’occupazione israeliana, iniziata più di tre mesi fa.
Tendopoli di massa.
Le vedute aeree mostrano migliaia di tende che ospitano famiglie palestinesi sfollate, costrette a cercare rifugio nella zona costiera della Striscia di Gaza meridionale. Nonostante la massiccia devastazione causata dall’esercito israeliano, i palestinesi desiderano ardentemente tornare nella regione settentrionale.

Video.
Devastazione ovunque.
Le squadre di protezione civile, con equipaggiamento minimo e strumenti di base, stanno lavorando per recuperare i resti dei corpi dei civili intrappolati sotto le macerie delle loro case nella Striscia di Gaza.
Distruzione di massa in uno dei luoghi più significativi di Rafah, la rotonda di Al Nejma.
“Una sensazione straziante quando torni nel tuo quartiere e lo trovi ridotto in cumuli di macerie”.
Questa è la realtà per molti residenti di Gaza dopo che l’occupazione ha distrutto innumerevoli case durante il genocidio.