La Striscia di Gaza saluta l’era post-Mubarak aspettando la definitiva apertura del valico di Rafah

Gaza – Speciale InfoPal. La Striscia di Gaza ha accolto con entusiasmo la vittoria del popolo egiziano, dopo l'annuncio delle dimissioni del presidente Hosni Mubarak. Immediatamente, a seguito della notizia, a Gaza migliaia di palestinesi si sono riversati spontaneamente per le strade. Fuochi d'artificio, danze e festeggiamenti tra la gente hanno salutato l'esito della rivoluzione popolare egiziana. 

La gioia del popolo. “Una vittoria del popolo su un regime dittatoriale”, così alcuni cittadini gazesi hanno descritto al nostro corrispondente la caduta di Mubarak. Bandiere palestinesi hanno sventolato insieme a quelle egiziane e tutti hanno ricordato l'ingiustizia dell'assedio, di cui il regime egiziano è stato complice. 

Le fazioni. I gruppi della resistenza palestinese hanno salutato la nuova fase storica egiziana, dopo 30 anni di regime di Mubarak. Il Movimento di resistenza islamica al governo nella Striscia di Gaza, ora spera che l'effetto immediato del cambiamento in Egitto sia la rottura dell'assedio su Gaza, con l'apertura del valico di Rafah, al confine con l'Egitto: “Per restituire finalmente la libertà di movimento al popolo assediato e riprendere un processo di costruzione”. 

Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, si è congratulato in pubblico con il popolo egiziano “nella cui impresa s'intravede la vittoria di quello palestinese”. La vittoria egiziana, insomma, è un segnale di buon auspicio per Gaza. 

Anche membri del Jihad islamico hanno espresso la propria soddisfazione: “Il popolo egiziano è tornato a pieno titolo tra i popoli arabi. Si è liberato in totale autonomia di un governo autoritario”. 

Haniyah: “Ora l'assedio barcolla”. Commentando le dimissioni di Mubarak, il premier del governo di Gaza, Isma'il Haniyah, ha affermato di intravedere una nuova era nella storia della nazione arabo-islamica e di attendersi che il prossimo evento sarà la caduta del blocco su Gaza. 

Taher an-Nu'nu, portavoce del governo, ha altresì espresso un'ammirazione a livello personale, e in nome delle istituzioni che rappresenta, per la “rivoluzione bianca”, ovvero “una protesta condotta con dignità e non-violenza dal popolo egiziano, con la partecipazione di ogni classe sociale”, e si è augurato che da questa fase si entri in un'era di pace, stabilità e sicurezza regionale. L'Egitto è un esempio e ha confermato la sua dignità di popolo sovrano”. 

“Speranza e ottimismo per la rottura definitiva dell'assedio” che illegalmente ha messo in ginocchio 1,5 milioni di palestinesi è ciò che pervade oggi la Striscia di Gaza. 

Il regime di Mubarak è stato decisivo per implementare l'illegale decisione israeliana ed è stato costantemente complice dello Stato sionista nell'oppressione dei palestinesi. 

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