La Svezia nega al volo del presidente israeliano l’entrata nel proprio spazio aereo

Memo e Imemc. Domenica 12 maggio, le autorità svedesi si sono rifiutate di autorizzare il piano di volo del presidente israeliano Shimon Peres che prevedeva il passaggio nel loro spazio aereo, in rotta verso la Norvegia. Peres è così arrivato in ritardo al suo ricevimento ufficiale.
Quando Stoccolma ha rifiutato il consenso ad attraversare lo spazio aereo nazionale, i piloti sono stati obbligati a rimanere sul Mar Baltico per venti minuti, prima di essere autorizzati a fare rotta attraverso lo spazio aereo danese. 
L’ufficio del Presidente israeliano ha rimproverato Stoccolma, mentre il ministro degli Esteri israeliano ha incolpato l’Ufficio del Presidente e la compagnia aerea responsabile del viaggio.
 
La visita di Peres, martedì, in Norvegia, è stata accolta con manifestazioni di massa promosse da organizzazioni popolari per i diritti umani e da partiti di sinistra, che chiedevano la sua espulsione. 
Il quotidiano Haartez ha riferito le dichiarazioni del ministro, secondo cui l’Ufficio di Peres avrebbe mancato di seguire il protocollo corretto, provocando l’intervento.

L’Ufficio di Peres ha dichiarato che la Svezia aveva approvato il volo, ma le autorità svedesi hanno negato di esserne a conoscenza.

I servizi di intelligence israeliana, lo Shin Bet, hanno affermato che tutte le autorizzazioni erano state accordate, ma che sono state revocate successivamente, per ragioni sconosciute.