‘La tortura nelle prigioni di Israele, espressione di menti estremiste’. Rapporto per la Giornata contro la Tortura

Ramallah – InfoPal. Il ministero per gli Affari dei prigionieri palestinesi ha pubblicato oggi un nuovo rapporto sulla pratica della tortura all'interno delle carceri israeliane.

“Negli ultimi cinque anni, c'è stata un'escalation delle pratiche di violenza, maltrattamenti, abusi e forme di tortura.

“Con ciò, crediamo che Israele stia vivendo una corruzione della moralità, oltreché del principio di legalità”.

Domani 26 giugno, si celebra la Giornata mondiale contro la Tortura; il ministero palestinese allora, è tornato a denunciare le pratiche israeliane atte a umiliare e annullare umanità e personalità dei palestinesi detenuti, nel limbo legale e umanitario.

“Tutto questo non è altro che espressione di una cultura della tortura propria di menti estremiste”, si legge nel documento ufficiale palestinese.

“Immorali” vengono definite queste pratiche contro i minori palestinesi. Il 90% dei bambini palestinesi detenuti da Israele ha subito tortura. Il 16% ha subito abusi sessuali da parte di soldati e ufficiali carcerari di Israele.

Il ministro 'Issa Qaraqe', ha chiesto alle Nazioni Unite di obbligare lo Stato di Israele a rispettare i diritti umani nella forma in cui sono stati resi norma quindi, ad osservare i principi della Carta delle Nazioni Unite e, concludendo, ha ricordato: “Sono circa 178 le risoluzione internazionali dell'Onu violate da Israele in materia di detenzioni”.

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