La Tunisia invita al dialogo per risolvere la crisi in Mali

Memo. Il governo tunisino ha invitato a tenere dei colloqui comprensivi per risolvere la crisi in Mali, esprimendo il proprio supporto alla sicurezza e l’unità nazionale del Paese africano e deplorando le minacce provenienti da militanti e  gruppi terroristici.

In una dichiarazione ufficiale, il governo di Tunisi ha espresso la propria comprensione per le misure intraprese dal Mali, atte ad affrontare i rischi alla sicurezza che minacciano il paese, e la sua capitale Bamako in particolare.

Il comunicato è giunto giovedì 17 gennaio, al termine di una riunione alla quale hanno partecipato, oltre al presidente Moncef Marzouki, anche il primo ministro Hamadi Jebali e alti funzionari e ministri, tra cui, quello degli Esteri Rafik Abdel Salam. Nella dichiarazione, il governo tunisino ha ribadito la necessità di “tenere un dialogo nazionale comprensivo in Mali, da portare avanti a pari passo con le operazioni militari atte ad affrontare le minacce, e che coinvolga tutti i gruppi politici che non hanno fatto ricorso alla violenza”.

Tunisi ha anche sollecitato i Paesi costieri dell’Africa e quelli arabi del nord a sostenere gli sforzi del Mali e coordinare le politiche di sicurezza, per affrontare le minacce imminenti, specialmente dal momento che i Paesi arabi del Maghreb sono sempre più vulnerabili alle conseguenze del conflitto in Mali.

Nella dichiarazione ufficiale, il governo tunisino ha anche condannato il rapimento dei cittadini algerini e stranieri, per mano di gruppi “terroristici”, esprimendo il proprio “pieno sostegno ai fratelli algerini contro questo attacco”.

Rispondendo ad una domanda circa i preparativi per affrontare possibili minacce alla sicurezza, che potrebbero scaturirsi a causa dell’intervento francese in Mali, il ministro degli Esteri tunisino ha dichiarato: “La situazione ci impone di rimanere in guardia contro eventuali effetti a catena nella regione, e ciò richiede un approccio olistico che includa la presa in considerazione dei vari aspetti della situazione, relativi alla sicurezza, la politica e la consapevolezza”.

Il ministro ha definito l’avviso apparso sul sito web dell’ambasciata di Francia a Tunisi, che invita i cittadini francesi a non recarsi nel deserto tunisino, “una mossa di routine” in tali circostanze. Egli ha aggiunto che le forze di sicurezza tunisine hanno ricevuto l’ordine di adottare misure adeguate per proteggere le istituzioni diplomatiche e i cittadini francesi nel paese.