La Turchia avverte l’Egitto: se giustiziate Morsi, sarà rivolta in Medio Oriente

Spondasud.it. L’intero Medio Oriente sarà in rivolta se la condanna a morte dell’ex presidente egiziano Mohamed Morsi o di altri dirigenti dei Fratelli Musulmani sarà eseguita. A lanciare l’avvertimento è stato il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, dopo che sabato Morsi e altri 106 esponenti della Fratellanza sono stati condannati per un’evasione di massa da un carcere nel 2011. In una conferenza stampa ad Ankara, Kalin ha definito la sentenza come una «ingiustizia» e ha chiesto alla comunità internazionale di prendere posizione.

«La questione – ha affermato – richiede l’attenzione di tutti. Un ordine di esecuzione e la sua messa in atto trascinerebbe il Medio Oriente in una scia di rivolte». Il portavoce del presidente Recep Tayyip Erdogan ha quindi affermato che il suo paese lavorerà con la Commissione Onu per i diritti umani e prenderà «tutte le iniziative necessarie» per arrivare a una soluzione. I rapporti diplomatici tra Turchia ed Egitto sono tesi da quando Morsi è stato destituito a luglio del 2013 e Ankara ha definito lo sviluppo come «golpe militare». I due paesi hanno richiamato in patria i rispettivi ambasciatori.

La condanna a morte dell’ex presidente egiziano ha suscitato reazioni in tutto il mondo.  Il Dipartimento di Stato americano si è detto “molto preoccupato”. Il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier si aspetta che “la magistratura egiziana agisca sulla base del diritto e non delle considerazioni politiche”. Duro Amr Darrag, uno dei leader in esilio dei Fratelli musulmani: “Quando la comunità internazionale se ne sta zitta arrivano le condanne a morte. Ce lo aspettavamo. Dobbiamo mettere la comunità internazionale di fronte alle proprie responsabilità: se sceglie di far parte della conspirazione contro la rivoluzione, contro il percorso democratico dell’Egitto; oppure se vuol contribuire a rilanciare la democrazia. Perché se queste sentenze saranno eseguite, sarà la fine del cammino verso la democrazia”.