Gaza – Ma’an e QudsPress. Lunedì 1° ottobre, la TV di Stato siriana si è scagliata contro il capo di Hamas in esilio, Khaled Mesha’al, in seguito alle affermazione fatte da quest’ultimo al IV Congresso del partito turco Akp (Giustizia e Sviluppo).
La TV di Stato ha affermato che Mesha’al ha voltato le spalle al rapporto storico che lega Hamas al regime siriano.
Una presentatrice siriana ha annunciato male il nome del presidente egiziano, chiamandolo: Merci invece di Mursi. La stessa ha definito quest’ultimo insieme a Mesha’al, “una banda di tamburi, sfruttata dal premier turco, Recep Tayyib Erdogan, per incrementare la sua popolarità”.
“Mesha’al era stato ospitato in Siria come un combattente della resistenza, orfano e alla ricerca di un rifugio, quando tutte le altre porte gli erano chiuse in faccia, e quando il suo aereo non aveva il permesso di atterrare in nessun aeroporto. Quando egli veniva trattato come un appestato che nessuno voleva nemmeno stringergli la mano”.
L’editoriale televisivo ha aggiunto: “In quel periodo, Amman, Doha, Il Cairo e Ankara avevano voltato le spalle a lui, a causa di un veto israeliano che nessuno ha osato sfidare, tranne Damasco”.
La presentatrice ha anche deriso Mesha’al per le sue affermazioni in cui ha espresso solidarietà con il popolo siriano. “Visto che sei in vena di romanticismo per quelli che definisci ‘popoli oppressi’, allora perché non hai rivolto il tuo romanticismo al popolo palestinese?”
“Come mai rimani in silenzio quando l’Egitto, ora controllato dai tuoi fratelli, contribuisce all’assedio contro Gaza? Perché ti sei reso complice alla demolizione di quei tunnel, da te definiti: tunnel della libertà e della vita?”
La presentatrice ha concluso, “Evidentemente, le promesse che hai ricevuto in cambio della normalizzazione dei rapporti con l’occupazione e l’amministrazione Usa, hanno indebolito le tue difese immunitarie, e il tuo dolore è scomparso”.
Dal canto suo, il movimento di resistenza islamica, Hamas, ha condannato l’aggressione subita dal capo del suo Ufficio politico, da parte della TV di Stato siriana.
Una fonte ufficiale del movimento ha dichiarato: “Noi di Hamas esprimiamo il nostro profondo rammarico per gli insulti che la televisione di Stato siriana ha rivolto a Khaled Mashaal, nostro fratello nonché leader del movimento”.
La fonte ha aggiunto: “Il movimento di Hamas, attaccato al suo popolo, alla sua resistenza e ai suoi diritti, prenderà le distanze da qualsiasi polemica mediale. Esso continuerà a sostenere i popoli arabi e islamici nelle loro aspirazioni alla libertà, la dignità e la democrazia”.