La vergognosa visita del nostro dipendente-ministro degli Esteri italiano D’Alema in Israele. Ma di quale equivicinanza parli?

M.O.: D’ALEMA DOMANI IN ISRAELE, PRESSING PER CESSATE-IL-FUOCO

(AGI) – Roma, 29 lug. – Missione di due giorni in Israele per il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, che a Gerusalemme chiederà ai vertici del governo ebraico "moderazione, protezione dei civili e la fine urgente dei combattimenti" in Libano. Domani il titolare della Farnesina avrà una colazione di lavoro con la collega Tzipi Livni, subito dopo vedrà il ministro della Difesa, Amir Peretz, e in serata si incontrerà con il premier Ehud Olmert. E’ probabile che si incroci nuovamente con Condoleezza Rice, insieme alla quale ha presieduto la recente conferenza internazionale di Roma sul Libano. Il segretario di stato Usa è sbarcato oggi nello stato ebraico, proveniente da Kuala Lumpur, dove ha partecipato ai lavori dell’Asean, per la sua seconda missione nella regione nel giro di una settimana. Ieri D’Alema ha illustrato le finalità del viaggio in un’intervista al quotidiano francese "Le Monde". "Noi", ha spiegato, "vogliamo offrire" agli israeliani "l’impegno della comunità internazionale nella lotta contro il terrorismo, e la nostra disponibilita’ a partecipare a una forza internazionale che garantisca la sicurezza in Israele". Il vice presidente del Consiglio ritiene che il contingente multinazionale "non potrà essere dispiegato nella regione se non dopo la fine delle ostilità e sulla base di un accordo tra le parti". E’ convinto, tuttavia, che "lo stesso annuncio di una forza di questo tipo può creare le condizioni favorevoli a un cessate-il-fuoco: è una garanzia del fatto che la comunità internazionale proteggerà Israele". Nell’intervista, il vice premier ha ribadito che le conclusioni della conferenza internazionale sul Libano di Roma sono state "male interpretate" nello Stato ebraico. "Nessuno", ha insistito, "può interpretare l’impegno immediato della comunità internazionale ad arrivare con la massima urgenza a un cessate-il-fuoco come un’autorizzazione ad andare avanti: è propaganda". "Al contrario", ha aggiunto, "vorrei che Israele prendesse in considerazione un appello alla massima moderazione, un appello che fino a ora, purtroppo, non ha trovato nel comportamento israeliano una risposta positiva". Prima di ripartire, lunedì mattina D’Alema incontrerà una rappresentanza della comunità italiana di Gerusalemme e si recherà in visita al Museo dell’Olocausto, lo ‘Yad Vashem’, dove deporrà una corona nella tenda della Rimembranza. Il rientro a Roma è previsto per il pomeriggio. Il capo della Farnesina illustrerà i risultati della missione ai colleghi dell’Ue nel corso della riunione del Consiglio degli Affari Generali e delle Relazioni Esterne, in programma a Bruxelles martedi’. (AGI) .
291846 LUG 06

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Commenti ricevuti:

CHE SENSO HA IL VIAGGIO DI D’ALEMA IN QUESTO PAESE GOVERNATO DA CRIMINALI DI GUERRA?  

IL GOVERNO LIBANESE IN QUESTE ORE HA GIUSTAMENTE CHIUSO LE PORTE A CONDOLEEZA RICE, CHE MENTRE PARLA DI PACE INVIA ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA A ISRAELE. 

D’ALEMA DOVREBBE RINVIARE SINE DIE IL VIAGGIO, SCHIERANDOSI CON IL GOVERNO LIBANESE! 

COME E’ POSSIBILE MANTENERE UNA POSIZIONE DI EQUIVICINANZA TRA OPPRESSI ED OPPRESSORI? 

COME E’ POSSIBILE CONTINUARE A CONFONDERE LE ACQUE IN QUESTO SCONTRO TRA BARBARIE E RESISTENZA, CONTINUANDO A AGITARE IL VERGOGNOSO SLOGAN DELLA "SPIRALE GUERRA -TERRORISMO"? 

E’ ORA DI FARE CHIAREZZA INTORNO A QUESTI NODI, ESPRIMENDO UNA SOLIDARIETA’ SCHIETTA AL LEGITTIMO DIRITTO DEI POPOLI  A RESISTERE CONTRO LA BARBARIE DI ISRAELE, DEGLI USA E DEI PAESI AL LORO SERVIZIO.

mentre a Qana (il luogo del primo miracolo di Gesu’: va fatto notare ai cattosionisti alla buttiglione) sono state ammazzate oltre 50 persone, per lo piu’ donne e bambini. Su aljazeera stanno trasmettendo immagini tremende: i soccorritori e i vicini sollevano dalle macerie i corpi dei bambini e li mettono davanti alle telecamere perche’ il mondo veda di che cosa e’ capace lo stato terrorista sionista.

 

 

 

 

LIBANO: BOMBE SU CANA OLTRE 55 CIVILI MORTI, STRAGE DI BAMBINI

TIRO – Almeno 55 persone sono morti nel bombardamento di una palazzina nel villaggio meridionale libanese di Cana. Ma il bilancio delle vittime sembra destinato ad aumentare. Intanto, mentre sono in corso le operazioni per il recupero dei cadaveri, nuovi bombardamenti vengono compiuti su Cana e sui dintorni.

Secondo un responsabile della Croce rossa libanese ci sono ancora sotto le macerie della palazzina crollata 27 bambini. L’inviato dell’emittente Tv al Arabiya ha riferito che nella palazzina si trovavano al momento del raid aereo israeliano almeno 100 persone e ha detto di aver visto uscire dalle macerie "mani e braccia, anche di bambini e donne".

Ha inoltre riferito che l’opera dei soccorsi è particolarmente difficile a causa della mancanza di mezzi pesanti per rimuovere le tonnellate di calcinacci. Mezzi del genere sono disponibili nella vicina città di Tiro, ma non possono raggiungere Cana a causa dei bombardamenti. Secondo quanto ha riferito il sindaco della cittadina, la maggior parte delle vittime sono bambini disabili.



 

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