Ramallah – Imemc. Ieri, i soldati israeliani hanno attaccato la settimanale manifestazione nonviolenta contro il Muro di Annessione e le colonie nel villaggio di Bil'in, vicino a Ramallah, nel centro della Cisgiordania, e hanno rapito un residente. A decine sono stati trattati per gli effetti dei gas lacrimogeni
Il Comitato popolare contro il Muro, a Bil'in, ha riferito che i soldati hanno rapito Ashraf Ibrahim Abu Rahma, 30 anni.
Il Comitato ha aggiunto che alla protesta hanno partecipato decine di locali e attivisti israeliani e internazionali.
La manifestazione è iniziata dopo che i residenti hanno partecipato alla preghiera comunitaria del venerdì nella moschea della cittadina, poi, il corteo si è diretto verso gli orti palestinesi che i locali sono riusciti a liberare dopo un'estenuante battaglia legale presso l'Alta Corte di giustizia israeliana, che ha ordinato all'esercito di ri-delineare una sezione del Muro.
I manifestanti hanno ostentato le bandiere palestinesi e libiche, foto dei detenuti palestinesi imprigionati da Israele, e intonato slogan contro l'occupazione e l'illegale Muro di Annessione.
Quando il corteo è arrivato alla riserva naturale di “Abu Lemon”, i militari che stazionavano nell'altra parte del Muro hanno iniziato a lanciare decine di bombe lacrimogene e a sparare proiettili di acciaio rivestiti di gomma. Numerosi manifestanti sono stati soccorsi per aver inalato i gas.
“I soldati hanno poi inseguito i manifestanti attraverso gli orti di ulivi, e hanno rapito il cittadino di Bil'in, Ashraf Abu Rahma, che sventolava pacificamente una bandiera”, ha riferito il Comitato.
Le bombe a gas sparate dall'esercito hanno anche causato incendi negli uliveti.