L’agenzia Wafa’ monitora l’istigazione e il razzismo diffusi dai media israeliani

Ramallah – Wafa'. L'agenzia palestinese “Wafa'” (Palestine News and Information Agency) ha monitorato le espressioni di istigazione e di razzismo contro i palestinesi e gli arabi che – tra il 31 luglio e il 6 agosto – sono comparse sui media israeliani.

L'attivista di destra israeliano, Moshe Feiglin, ha pubblicato due articoli sul portale “Nrg”, sollecitando a incrementare le costruzioni di insediamenti in Cisgiordania per risolvere l'attuale crisi degli alloggi in Israele.

“La crisi è conseguente al controllo da parte di Israele di oltre il 93% della terra e al congelamento della costruzione di insediamenti in Cisgiordania”, ha affermato Feiglin.

Il sito “Nfc” ha pubblicato un articolo di Nurit Granger nel quale la donna ha chiesto la costruzione degli insediamenti in quella che definisce “la Grande Israele” ovvero Israele e il territorio della Palestina, nonché ha istigato contro gli arabi che vivono in Israele.

“Il mandato sulla Palestina è un documento riservato nel quale si dispone il diritto legale degli ebrei a costruire gli insediamenti nella Grande Israele; secondo la legge internazionale, questo diritto rimane in vigore fino ad oggi”, ha dichiarato.

Granger ha affermato che “Israele ignora la questione della minoranza araba da 63 anni. “Questi arabi, specialmente i musulmani, vivono come minoranza in uno Stato ebraico e, sebbene abbiano ottenuto la nazionalità israeliana, essi non si comportano come cittadini di Israele; non sono solidali con il simbolismo della nazionalità israeliana e rappresentano 'un'entità estranea' che considera Israele una mera proprietà nella quale vivono”. 

Li ha accusati di stringere strette relazioni con i paesi arabi confinanti che sono ostili a Israele.

“Molti di questi arabi possono essere accusati di tradimento e di essere una quinta colonna che si sta espandendo all'interno dello Stato ebraico”.

Il giornalista israeliano Dan Margalit ha pubblicato un articolo sul quotidiano “Israel Today” nel quale ha attaccato lo scrittore israeliano Amos Oz per aver criticato la vita religiosa ebraica e di non averlo fatto invece per gli arabi che vivono in Israele.

Margalit lancia accese contro gli arabi e scrive che Oz non ha menzionato il fatto che la comunità araba attinge dal budget statale provocatoriamente attraverso i sussidi rivolti ai bambini e il pagamento di tasse minime.

“L'intera comunità israeliana soffre per l'evasione fiscale e per il servizio militare, i cui individui sono fruitori di ingenti sussidi. La pressione esercitata dagli arabi e dagli ebrei osservanti è peggiore del sistema fiscale alterato”, ha aggiunto Margalit.

Traduzione per InfoPal a cura di Federica Rosato

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