L’aggressione delle IOF a Tulkarm entra nel secondo mese: sfollamenti forzati, distruzione delle infrastrutture

L’aggressione delle IOF a Tulkarm entra nel secondo mese: sfollamenti forzati, distruzione delle infrastrutture

Tulkarm. L’aggressione delle forze di occupazione israeliane (IOF) contro la città di Tulkarm e il suo campo profughi continua nel suo 61° giorno, e il 48° giorno nel campo profughi di Nur Shams, tra aggressione militare in corso, sfollamenti forzati contro i cittadini e dure misure imposte a loro e ai loro veicoli.

Le IOF sono state dispiegate in gran numero insieme a veicoli militari e bulldozer nei campi di Tulkarm e Nur Shams, in concomitanza con il continuo sfollamento dei residenti dai quartieri di Al-Hadaida e Al-Rabaya, fatti uscire a forza dalle loro case. I soldati hanno costretto i membri della famiglia Abu Jamous, nel quartiere orientale della città, a evacuare le loro case, dando loro poco tempo per andarsene.

Le IOF hanno rafforzato la loro presenza militare nel campo di Nur Shams, inviando veicoli e bulldozer a Jabal Al-Nasr, nel totale assedio che il campo sta vivendo, unito al sequestro di decine di case e alla loro conversione in caserme dopo averne espulso i residenti.

Ieri sera, le IOF hanno preso d’assalto il quartiere di Al-Mahjar e hanno fatto irruzione nelle case delle famiglie Fahmawi, Aliyan e Abu Samman, sfondandone le porte. Sono stati uditi spari nell’area di Jabal Al-Nasr, in concomitanza con il lancio di razzi nel quartiere di Al-Manshiya e con un ampio spiegamento di veicoli militari nei quartieri di Al-Manshiya e Maslakh.

Le ruspe delle IOF hanno bloccato con barriere di terra la seconda sezione di strada Nablus che conduceva alla città e hanno dispiegato pattuglie a piedi che hanno impedito ai veicoli di passare attraverso posti di blocco temporanei, portando all’isolamento quasi completo della città dai suoi dintorni e paralizzando il movimento nella zona.

Le IOF continuano a sequestrare 10 edifici residenziali nelle vicinanze della rotonda nel quartiere settentrionale adiacente a strada Nablus, che comprende decine di unità abitative, dopo averne sfrattato con la forza i residenti e averle convertite in caserme, oltre ad aver trasformato l’area in una zona militare chiusa.

L’attuale aggressione delle IOF nella città di Tulkarm e nei suoi campi ha portato alla morte di 13 cittadini, tra cui un bambino e due donne, una delle quali era incinta di otto mesi, oltre al ferimento e all’arresto di decine di persone e allo sfollamento forzato di oltre 4.000 famiglie dai campi profughi.

L’aggressione ha portato alla completa distruzione di 396 case e alla parziale distruzione di 2.573 case nei campi di Tulkarm e Nur Shams, oltre alla chiusura dei loro ingressi e vicoli con barriere di terra.

(Fonti: PIC, Quds News).