L’Aja: in preparazione la difesa dei leader militari israeliani.

Gaza – Infopal. Secondo un servizio pubblicato lunedì dal quotidiano ebraico Haaretz, una commissione composta da giuristi israeliani ha iniziato a preparare la difesa dei dirigenti e degli ufficiali dell’esercito di occupazione che guidarono la guerra contro la Striscia di Gaza.

Questo avviene in seguito alle informazioni che le Nazioni Unite hanno annunciato di possedere – e che saranno presentate al Tribunale internazionale dell’Aja – a testimonianza degli abusi israeliani durante la guerra di Gaza. Il giornale ha sottolineato che le relazioni delle Nazioni Unite accuseranno Israele di aver bombardato i quartieri civili e ucciso diversi palestinesi non direttamente coinvolti nei combattimenti.

Il governo israeliano si aspettava già da tempo che i rapporti delle Nazioni Unite aprissero un’inchiesta e quindi una denuncia nei suoi confronti, in particolare dall’invio della commissione speciale Onu giunta un mese fa nella Striscia per raccogliere prove e testimonianze.

Un comitato ministeriale israeliano speciale ha dunque iniziato a monitorare i rinvii a giudizio e le azioni penali avviate in tutti gli Stati del mondo contro funzionari e capi dell'esercito sionista.
Secondo una fonte governativa israeliana di spicco, citata da Haaretz, l’amministrazione di Netanyahu sta “trattando questo problema in maniera segreta, dopodiché presenteremo le nostre relazioni in contemporanea a quelle delle Nazioni Unite”. Ha poi aggiunto che la Corte terrà certamente conto della difesa israeliana, dal momento che questa elencherà i motivi stessi che hanno indotto il governo a dare il via alle operazioni belliche: “Spiegheremo al tribunale le cause di quest’offensiva contro Gaza, i nostri rapporti illustreranno in maniera dettagliata la mancanza di sicurezza nel sud d’Israele, anche dopo il disimpegno e l'evacuazione degli insediamenti di Gaza, e porteremo alla luce l'aspetto giuridico della guerra e tutto ciò che è accaduto in tale periodo”.

La fonte ha proseguito dicendo: “La nostra difesa sarà pronta entro due settimane; il ministero degli Affari esteri la presenterà poi al Tribunale internazionale a metà di settembre, in concomitanza con la pubblicazione dei rapporti delle Nazioni Unite. Quella che ci fa più paura è tuttavia la relazione della commissione Goldstone, con la quale abbiamo rifiutato di collaborare”. La commissione Goldstone ha infatti raccolto molte prove e testimonianze da parte dei cittadini palestinesi.

 

 

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