Il portavoce del ministero della Sanità, il dottor Ashraf al-Qidra, ha lanciato l’allarme, in un messaggio condiviso su Facebook, sulla scarsità acuta di rifornimenti di carburante, una crisi che “è entrata in una fase critica”.
Al-Qidra ha avvertito che i servizi vitali nei complessi medici di Shifa’a e Naser, insieme ad altre strutture sanitarie di Gaza, rischiano di andare fuori servizio nelle prossime tre settimane. Si stima che altri ospedali, tra cui Abu Youssef al-Najar, chiudano entro un paio di settimane.
Il ministero ha già diramato diversi avvertimenti in merito alla carenza di carburante, che minaccia il servizi sanitari salva-vita nella Striscia di Gaza.
L’enclave costiera sta vivendo in condizioni socioeconomiche e umanitarie tragiche a causa del blocco israeliano che dura da 12 anni e che rinchiude oltre due milioni di palestinesi nella “prigione a cielo aperto più grande del mondo”.