L’Alta Corte israeliana respinge l’appello per il rilascio del prigioniero Fasfous in sciopero della fame da 125 giorni

Wafa. Lunedì sera, l’Alta corte israeliana ha respinto un appello presentato dalla Commissione per gli affari dei prigionieri per l’immediato rilascio del detenuto amministrativo palestinese Kayed Fasfous, che rischia la morte dopo 125 giorni di sciopero della fame.

L’alta corte israeliana ha respinto per la quarta volta una petizione presentata per il rilascio di Fasfous, in uno stato di indifferenza e deliberato disprezzo criminale per la sua vita da parte delle autorità di occupazione israeliane, ha dichiarato la Commissione.

Fasfous, 34 anni, della città di Dura, nel sud della Cisgiordania, ha iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato per chiedere la fine della sua detenzione amministrativa senza accuse o processo da parte delle autorità di occupazione israeliane.

Sabato, i medici del Centro medico israeliano Barzilai, dove Fasfous è in cura, hanno detto alla sua famiglia che il giovane potrebbe morire da un momento all’altro a causa del prolungato sciopero della fame.

Fasfous sta sperimentando una perdita intermittente di coscienza, battiti cardiaci irregolari, formicolio al petto, una diminuzione della pressione sanguigna, problemi ai reni e al cuore, una carenza di liquidi nel suo corpo e dolori ricorrenti.