Lancio di razzi sulla residenza di Netanyahu a Caesarea, tre arrestati

Tel Aviv – Press TV. Le forze di polizia israeliane hanno arrestato diverse persone dopo che un paio di razzi sono stati lanciati contro la residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu nella città costiera di Cesarea, nella parte settentrionale dei territori occupati, e che sono atterrati nel cortile della casa.

La polizia e il cosiddetto servizio di sicurezza interna israeliano, lo Shin Bet, hanno dichiarato in un comunicato congiunto che non sono stati riportati danni o vittime nell’incidente di sabato.

“Il primo ministro e la sua famiglia non erano in casa al momento dell’incidente”, hanno aggiunto.

“È stata aperta un’indagine. Si tratta di un incidente grave e di una pericolosa escalation”.

La polizia israeliana ha poi dichiarato che tre persone sono state arrestate nelle prime ore di domenica mattina in relazione al lancio di razzi.

Personaggi di tutto lo spettro politico israeliano hanno condannato l’incidente come inaccettabile. 

I rivali politici di Netanyahu e i leader dell’opposizione Yair Lapid e Benny Gantz hanno rilasciato dichiarazioni che condannano l’incidente e chiedono alle forze dell’ordine di assicurare i responsabili alla giustizia.

Anche il presidente israeliano Isaac Herzog ha espresso una forte condanna, definendo l’attacco “un incidente altamente pericoloso”.

Herzog ha detto di aver parlato con il capo dello Shin Bet Ronen Bar e ha sottolineato “l’urgente necessità di indagare e affrontare i responsabili dell’incidente il prima possibile”.

L’incidente arriva dopo l’attacco di un drone che aveva preso di mira la stessa residenza il 19 ottobre, poi rivendicato dal movimento di resistenza libanese Hezbollah.

“La Resistenza islamica rivendica la responsabilità dell’operazione di Cesarea e dell’attacco alla casa di Netanyahu”, ha dichiarato il capo dell’ufficio stampa di Hezbollah, Mohammad Afif, durante una conferenza stampa nella zona di Ghobeiry, nella periferia meridionale della capitale libanese Beirut, il 22 ottobre.

In quell’occasione Afif ha affermato che se nel precedente attacco Netanyahu non è stato ferito, “i prossimi giorni e le prossime notti i campi di battaglia sono tra noi”.

Afif è sembrato suggerire che Hezbollah potrebbe compiere tentativi simili in futuro.

Hezbollah ha aperto un “fronte di sostegno”, l’8 ottobre dello scorso anno, in risposta alla guerra genocida del regime israeliano contro la Striscia di Gaza, lanciata un giorno prima, conducendo operazioni quotidiane nelle regioni a nord dei territori occupati da Israele.

Il regime israeliano ha finora ucciso quasi 43.800 palestinesi nel territorio assediato. 

Dal 23 settembre, l’esercito israeliano ha lanciato attacchi aerei senza precedenti sul Libano, in una pericolosa escalation con Hezbollah.

Il bilancio delle vittime degli attacchi aerei israeliani sul Libano dall’inizio delle ostilità, l’8 ottobre 2023, ha raggiunto i 3.452 morti e i feriti sono saliti a 14.664, secondo le autorità sanitarie libanesi.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.