L’Anp invierà all’Onu una risoluzione per l’evacuazione delle colonie

Israeli settlement near Jerusalem (photo from marcovilla)

Colonia israeliana nei pressi di Gerusalemme (foto: marcovilla)

Imemc. Mentre i coloni israeliani di tutta la Cisgiordania rilanciano l'espansione edilizia dopo il parziale stop agli insediamenti, l'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha tracciato una risoluzione da sottoporre al Consiglio di sicurezza dell'Onu, nella quale viene chiesto che tutte le colonie israeliane siano evacuate. 

Già in passato, le Nazioni Unite hanno approvato diverse risoluzioni che evidenziavano come le colonie israeliane in Cisgiordania (e Gaza fino al 2005) costituissero una violazione nei confronti della quarta Convenzione di Ginevra, che proibisce il trasferimento di popolazione civile su terra conquistata con la forza militare – e tutta la terra palestinese si trova attualmente sotto l'occupazione militare israeliana.

La nuova risoluzione sfiderebbe le 350 colonie attualmente esistenti a Gerusalemme e in Cisgiordania, nelle quali si sono trasferiti quasi 500.000 israeliani fin dall'occupazione del 1967. Per questo motivo, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato l'Anp di star cercando di affossare le cosiddette “trattative”, che Israele sta imponendo dal mese scorso. “Se i palestinesi vogliono per forza trovare delle complicazioni – ha commentato il premier -, non saremo mai in grado di migliorare. Se invece le complicazioni vogliono risolverle, ho in mente diversi modi di superare gli scogli e fare progressi”.

Lo Stato d'Israele venne creato su terra palestinese in virtù di un altro decreto delle Nazioni Unite, in data 1947. Durante la guerra che ne seguì tra ebrei ed arabi, 750.000 palestinesi vennero scacciati dalle loro terre diventando profughi in Cisgiordania, Gaza, Siria, Libano e Giordania. Nel 1967, le forze israeliane cominciarono quindi ad occupare il 23% della Palestina ancora considerata con questo nome.

Una fonte non precisata, citata dal giornale Ha'aretz, ha inoltre chiarito che la risoluzione dell'Anp espone gli stessi punti contenuti in una lettera che il capo negoziatore palestinese Saeb Erekat aveva provato a consegnare personalmente alla controparte israeliana il mese scorso, dopo l'inizio delle trattative di pace. In base a quanto è stato riferito, il negoziatore israeliano ha però rifiutato la lettera, che includeva le richieste chiave dei palestinesi: la creazione di uno Stato palestinese con capitale Gerusalemme, il ritorno dei rifugiati palestinesi e il rilascio degli oltre 8.000 detenuti politici attualmente rinchiusi nelle carceri israeliane.

 

 

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