L’Anp prolunga la detenzione del corrispondente di Quds Press per altri 15 giorni

Nablus – InfoPal. La Corte di conciliazione di Nablus, nel nord della Cisgiordania amministrata dall’Anp, ha prolungato la detenzione di Muhammed Anwar Mona (30 anni), corrispondente dell’agenzia Quds Press a Nablus, di altri 15 giorni, vietando alla sua famiglia di assistere all’udienza.

La famiglia del giornalista ha affermato che la decisione di prorogare la detenzione era stata presa in pochi minuti, e prima che il suo avvocato difensore entrasse in aula.

I familiari del giornalista hanno espresso sorpresa nel vedere i detenuti entrare e uscire dall’aula in pochissimo tempo, e nel sentire che la loro detenzione era stata estesa per un periodo di 15 giorni, senza nemmeno aver la possibilità di parlare con il giudice o addirittura sedersi in aula.

I Mona hanno appreso che il fascicolo contenente le accuse contro Mohammed non era arrivato in tribunale, e che il suo nome non era nella lista dei detenuti da sottoporre al giudice.

Domenica 23 settembre, i servizi di sicurezza dell’Anp hanno arrestato il giornalista dopo averlo convocato nella sede della sicurezza preventiva a Nablus. Si trovava nella Corte di conciliazione per assistere ad una seduta che riguardava un suo arresto politico dell’anno scorso.

Muhammed Mona, che lavora come corrispondente per l’agenzia Quds Press dal 2011, era stato arrestato ad aprile scorso dalle autorità di occupazione israeliane.

L’agenzia Quds Press International, dalla sua sede di Londra, ha espresso profonda preoccupazione per Muhammed, attribuendo all’Anp la responsabilità dell’incolumità del suo corrispondente, e chiedendone l’immediata liberazione.

Molte organizzazioni internazionali dei diritti umani hanno denunciato l’arresto del giornalista, definendolo “un atto irresponsabile, ingiustificabile, e a sfondo politico”,  chiedendo all’Anp di trattarlo in base alle disposizioni di legge, in modo da garantirgli l’immunità da ogni abuso fisico o pressione psicologica, e rilasciarlo immediatamente in modo che possa ricongiungersi con la propria famiglia.