L’ANP protegge l’espansione coloniale israeliana promuovendo la soluzione a due stati

L’ANP protegge l’espansione coloniale israeliana promuovendo la soluzione a due stati

Ramallah – MEMO. Di Ramona Wadi. L’Autorità palestinese è indietro di decenni nel suo approccio politico. Israele non “continua” a distruggere il paradigma della soluzione a due Stati, lo ha già distrutto. Ramallah ha imparato così bene il suo copione, tuttavia, che la comunità internazionale può fare affidamento su di essa per assicurarsi che nulla rappresenti una minaccia per l’espansione coloniale di Israele.

Parlando all’ufficio di rappresentanza olandese a Ramallah in occasione del King’s Day, il primo ministro dell’ANP, Mohammad Shtayyeh, ha detto ai diplomatici e ai rappresentanti olandesi presenti che “la sfida più grande è come preservare la soluzione a due stati alla luce della sistematica distruzione portata avanti da Israele”, osservando che la demografia dei coloni pone “una vera minaccia” al paradigma.

La minaccia, tuttavia, esiste dal Piano di spartizione del 1947, che ha dato al sionismo le basi per aprire la strada alla completa colonizzazione della Palestina. I coloni sono un evento necessario per Israele e sicuramente una minaccia per la Palestina, ma non per il compromesso dei due Stati. La soluzione a due stati non ha mai aspirato a porre fine alla colonizzazione in Palestina, ma a placare i palestinesi affinché accettassero una parvenza di uno stato proprio. La Palestina sarebbe ancora persa nel colonialismo israeliano.

Se la soluzione a due stati era una patina per la colonizzazione israeliana, perché l’Autorità Palestinese è così intenzionata a preservarla? Perché l’ANP vuole preservare un concetto che non solo ha lasciato in eredità la Palestina all’impresa coloniale sionista, ma emargina anche i profughi palestinesi, cancellando così una parte importante della memoria collettiva dei palestinesi e del trauma perpetuo?

Le parole di Shtayyeh, come la narrazione dell’ANP, puzzano di tradimento. Se il paradigma della soluzione a due stati fosse ancora fattibile, Shtayyeh sosterrebbe che il colonialismo continui sotto le spoglie di “uno stato palestinese indipendente e vitale” che escluda i rifugiati palestinesi, pur mantenendo tutte le implicazioni di uno stato dipendente dagli aiuti umanitari. È impossibile dimenticare che le Nazioni Unite hanno definito la Palestina un problema umanitario, per escludere i palestinesi dalla loro traiettoria politica e dai loro diritti.

Dal momento che il quadro della soluzione a due stati è obsoleto, ed è ovvio che la comunità internazionale mantiene la struttura diplomatica solo perché serve Israele, l’insistenza dell’Autorità Palestinese nel preservare il paradigma non fa che prestare un sostegno più aperto alla colonizzazione israeliana. Raggiungere uno stato palestinese all’interno del quadro coloniale è impossibile – l’espansione delle colonie israeliane ha provveduto a ciò. Inoltre, uno stato costruito sulle rovine di un altro non permetterà ai colonizzati di prosperare nell’indipendenza politica. La terra è una questione politica – la comunità internazionale ne ha fatto una questione umanitaria solo nel contesto della Palestina.

L’ANP, priva com’è di obiettivi politici diversi dalla collaborazione con il colonialismo e la comunità internazionale, attribuisce importanza alla terra solo in termini di paradigma della soluzione a due stati. Quindi, la preoccupazione dell’Autorità Palestinese per i rifugiati e per i loro legami con la loro terra, per esempio, è assente. La costruzione dello Stato senza profughi palestinesi è un’illusione, e la preferenza dell’Autorità Palestinese per le illusioni è ben nota. Premia l’azione simbolica al di sopra di qualsiasi alternativa politica che metta la terra e i rifugiati al centro delle preoccupazioni. E, quindi, nella sua fretta di continuare ad accogliere una defunta imposizione internazionale sulla Palestina, l’ANP continua a concedere a Israele maggiore impunità per colonizzare la Palestina.

(Foto: [Mostafa Alkharouf – Anadolu Agency]).

Traduzione per InfoPal di F.H.L.