L’ANTI-TERRORISMO ISRAELIANO: 7 ragazzini palestinesi rapiti dalle forze israeliane.

 

 

Jenin – Infopal. All’alba di martedì scorso, 20 gennaio, le forze di intelligence e di polizia israeliane hanno rapito 7 minorenni residenti nella cittadina di Toura Al-Gharbiyah, nei pressi di Jenin, in Cisgiordania.

Lo ha denunciato l’organizzazione “Defense for Children International – DCI”.

I ragazzini, che hanno dai 12 ai 17 anni, sono rinchiusi nel centro di detenzione Salim con l’accusa di aver tirato delle pietre contro il Muro dell’Apartheid, fatto costruire dal governo israeliano sui territori palestinesi della Cisgiordania.

Quella che segue è la sintesi del report del DCI:

Poco dopo la mezzanotte, Murad (17 anni, uno dei ragazzi rapiti, ndr) si trovava a casa a guardare la tv, quando ha udito un rumore e ha guardato dalla finestra: fuori c’erano 4 jeep della polizia. Un minuto dopo, qualcuno ha bussato alla porta: era un ufficiale accompagnato da due soldati. ‘Non cercare di scappare – gli ha intimato l’ufficiale – la casa è circondata’”.

Murad è stato portato fuori, buttato per terra, ammanettato con corde di plastica e bendato. Nel frattempo, i militari perquisivano l’abitazione del ragazzo. Mentre lo spingevano verso una jeep, un soldato lo prendeva a sberle in faccia.

Murad è stato poi portato in un edificio dove ha subito un interrogatorio: gli agenti gli hanno raccontato di aver trovato armi nella sua casa, e hanno tentato di farlo confessare, ma inutilmente.

Nello stesso edificio sono stati interrogati altri ragazzi, compreso il fratello di Murad, Bashir, 15 anni.

Alle 9 di mattina, Murad è stato condotto al centro detentivo di Salim.

Alla fine del 2008 erano 342 i minori rinchiusi nelle prigioni israeliane.

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