Hanna ha definito il divieto israeliano un “un passo pericoloso e senza precedenti che giunge come parte delle politiche razziste israeliane volte ad ebraicizzare Gerusalemme”.
“Oggi prendono di mira le moschee, domani sarà il turno delle chiese”, ha spiegato.
“Noi rimarremo nella nostra terra e non cederemo mai la nostra Città Santa. Le nostre moschee e le nostre chiese saranno per sempre fonte di pace, amore e fratellanza”.
Hanna ha concluso invitando a unire tutti gli sforzi palestinesi per affrontare le misure razziste israeliane.