In un comunicato stampa diramato giovedì 14 febbraio, Hanna ha invitato ad “intensificare le attività di solidarietà con i prigionieri palestinesi, minacciati da un serio pericolo”, aggiungendo che “quella dei detenuti è una giusta causa. E’ nostro dovere, musulmani e cristiani, stare dalla loro parte e supportare la loro legittima lotta per la libertà, dignità e giustizia”.
L’Arcivescovo ha aggiunto: “Le comunità arabe all’estero, insieme alle istituzioni cristiane, musulmane e dei diritti umani, seguono con attenzione la questione dei prigionieri e partecipano agli eventi e le attività di solidarietà, organizzate in tutte le capitali del mondo”.
Hanna ha anche riferito di aver inviato messaggi urgenti a diverse organizzazioni internazionali, umanitarie e ufficiali, per chiedere loro un intervento immediato e rapido atto a salvare i detenuti in sciopero della fame in particolare, e tutti i prigionieri palestinesi in generale.