L’Arcivescovo Hanna: le pratiche di Israele e il terrorismo in Siria sono due facce della stessa medaglia

20140228-195826_h530646Gerusalemme occupata-Sana.  Di H. Sabbagh. L’ Arcivescovo greco-ortodosso di Sebastia, Atallah Hanna, ha dichiarato che le pratiche, le politiche israeliane e i crimini commessi dai gruppi terroristici in Siria sono due facce della stessa medaglia razzista.
Ricevendo gli studenti arabi all’Università di Haifa, venerdì 28 febbraio, l’arcivescovo Hanna ha ribadito il suo sostegno alla Siria di fronte alla guerra che la colpisce.

Ha aggiunto che è diventato chiaro che i gruppi terroristici in Siria sono un’estensione del sionismo e servono ai suoi progetti razzisti e movimenti sospetti nella regione.

L’Arcivescovo ha promesso di continuare a difendere la causa della nazione e che i musulmani e i cristiani rimarranno uniti nella difesa dei luoghi santi, tra cui al-Aqsa, denunciando le pratiche razziste di Israele contro i Palestinesi.

Ha detto che coloro che legittimano le leggi razziste alla Knesset israeliana e cercano di sradicare i cristiani dalla Palestina sono gli stessi che impongono tributi ai cristiani in alcune aree in Siria, e ha aggiunto che colpire i cristiani in Medio Oriente e dividere le comunità arabe in sétte combattenti serve solo a Israele e gli permette di attuare i suoi progetti nella regione.

L’Arcivescovo ha affermato che, proprio come i terroristi hanno fallito in Siria e altrove, non riusciranno a minare la determinazione dei cristiani a restare in Medio Oriente, e che Israele non riuscirà a frammentare e a indebolire il popolo palestinese.

Traduzione di Edy Meroli