New York. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite (UNGA) ha approvato una risoluzione che chiede a Israele di porre fine all’occupazione dei Territori palestinesi, con un voto decisivo di 124 a favore, 14 contrari e 43 astensioni. La risoluzione, che si basa su un parere consultivo della Corte internazionale di giustizia (ICJ), chiede a Israele di ritirarsi dai Territori occupati entro un anno e di attuare misure come un embargo sulle armi e sanzioni contro il governo israeliano.
I dirigenti palestinesi hanno elogiato il voto come un passo storico verso la giustizia, con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas che ha esortato la comunità internazionale ad agire per far rispettare la risoluzione.
La risoluzione sottolinea che la presenza di Israele nei Territori palestinesi occupati è illegale secondo il diritto internazionale e deve cessare senza indugio. Chiede inoltre che vengano risarciti i danni causati ai palestinesi dall’occupazione decennale. La Corte internazionale di giustizia aveva precedentemente stabilito che gli insediamenti israeliani in Cisgiordania e nella parte orientale di Gerusalemme occupata sono illegali, sottolineando che le azioni di Israele come potenza occupante sono una violazione del diritto internazionale.
Il voto si è svolto nel contesto del genocidio in corso a Gaza da parte di Israele, che ha causato oltre 41.250 morti. La Corte internazionale di giustizia ha anche emesso sentenze che chiedono a Israele di adottare misure per prevenire il genocidio a Gaza e consentire l’ingresso di sufficienti aiuti umanitari nel territorio assediato.
Nonostante l’ampio sostegno internazionale alla risoluzione, gli Stati Uniti hanno votato contro, insieme a Israele, Repubblica Ceca, Ungheria, Argentina e diverse nazioni insulari del Pacifico. Gli Stati Uniti si sono opposti alla risoluzione, sebbene continuino a sostenere di sostenere una soluzione a due stati. L’Italia si è astenuta. Tutti i Paesi dei BRICS+, tranne l’India che si è astenuta, hanno votato a favore.
(Fonti: ONU, Quds News, PIC).