L’associazione israeliana Physician for Human Rights: medici israeliani collaborano alle torture contro prigionieri palestinesi.

 L’associazione israeliana "Medici per i Diritti umani" (Physicians for Human Rights-PHR) ha accusato i colleghi che lavorano nelle carceri di "complicità nella tortura dei detenuti stranieri durante gli interrogatori".

Il PHR ha dichiarato che le accuse si basano sulla testimonianza di due palestinesi che hanno manifestato sintomi da trauma – perdita dell’udito, attacchi di panico e incontinenza – durante e dopo la detenzione.

In un comunicato stampa, il PHR ha reso noto che i due prigionieri sono stati sottoposti ad accertamenti clinici prima, durante e dopo la detenzione, ma i medici non hanno mai riportato tali sintomi, rendendosi, così, complici dei torturatori.

Il direttore dell’associazione, Hadas Ziv, ha raccontato alla Reuters che le accuse mosse dalla sua organizzazione sono suffragate anche dalle relazioni di altri gruppi per la difesa dei diritti umani.

In una lettera, il PHR ha sollecitato il ministero della Sanità israeliano a proibire ai medici di prendere parte agli interrogatori eseguiti dai servizi di sicurezza interna, lo Shin Bet. Tuttavia, un portavoce del ministero ha fatto sapere di non aver mai ricevuto la lettera e di non poter dare una risposta all’appello del PHR.

PHR: http://physiciansforhumanrights.org/

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