L’Autorità palestinese arresta 60 palestinesi per motivi politici

Ramallah-Quds Press. Il “Comitato delle famiglie dei prigionieri politici” ha dichiarato che le forze di sicurezza dell’Autorità palestinese hanno arrestato 60 cittadini della Cisgiordania sulla base della loro identità politica: la maggior parte degli arrestati appartiene infatti al movimento di Resistenza islamica Hamas.

In un rapporto trasmesso a Quds Press in data 3 maggio, il Comitato ha chiarito che, tra gli arrestati, figurano 15 persone provenienti da Hebron e dintorni, 10 persone da Nablus, 10 da Qalqiliyya e 10 da Ramallah, cui si aggiungono 5 cittadini di Tulkarem e 5 di Jenin, 2 di Tubas, due di Salfit è uno di Gerusalemme.

Secondo il Comitato, tra gli arrestati figurano 14 studenti delle università di Hebron, al-Quds Open University, Najat al-Wataniya, Bir Zeit.

Il Comitato ha dichiarato anche che, fra gli arrestati, vi sono un attivista del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, già arrestato nel campo profughi di Ain Beit al-Ma’, presso Nablus, nell’aprile del 2009, e tre attivisti del Jihad islamico, provenienti da Jenin, detenuti da marzo 2010, e un altro attivista, arrestato nel campo profughi di Fara, nei pressi di Tubas.

Il Comitato ha aggiunto che le forze di sicurezza dell’Autorità palestinese trattengono in stato di detenzione 7 membri di Hamas da più di 5 anni.

Il Comitato ha inoltre specificato che l’elenco non comprende i tre giovani arrestati dalla forze di sicurezza nelle ultime 24 ore a Betlemme, Ramallah e Tulkarem, come non comprende i casi di arresto in cui i prigionieri sono stati liberati qualche giorno il fermo.

Traduzione di Federica Pistono