Le autorità israeliane impongono forti restrizioni all’ingresso dei cittadini a Gerusalemme e nella moschea al-Aqsa

Gerusalemme – Infopal. Oggi, venerdì, l’occupazione israeliana ha ordinato controlli ancora più stretti su Gerusalemme, sigillando in pratica la città e imponendo forti restrizioni per impedire ai cittadini con età inferiore a 45 anni, siano essi palestinesi di Gerusalemme e dei sobborghi o residenti dei territori occupati nel 1948, quindi con carta d’identità israeliana, di entrare nella città vecchia e recarsi nella moschea al-Aqsa per compiervi la preghiera del venerdì. Le autorità israeliane hanno giustificato la decisione dicendo di avere acquisito informazioni circa dei piani per svolgere attività “contro la sicurezza pubblica”.

Le forze di occupazione hanno dispiegato nelle strade della città vecchia centinaia di agenti della polizia, delle unità speciali e della guardia di frontiera; hanno installato posti di blocco e barricate alle porte della città, in particolare alle porte di al-‘Amud, as-Sahira e degli Apostoli. Fin dalle prime ore di questa mattina controllano minuziosamente l’identità dei cittadini con fare provocatorio.

Testimoni oculari hanno riferito che le autorità di occupazione hanno chiuso l’ingresso principale di Silwan, dal lato del Wadi Hilwa e della Porta dei Magrebini, a sud della moschea al-Aqsa, costringendo i residenti a usare vie alternative e distanti. Secondo quanto da loro riportato, alle porte della moschea sarebbero presenti moltissimi soldati israeliani che perquisiscono scrupolosamente i cittadini palestinesi, prima di permettere loro di entrare e compiere la preghiera del venerdì. Altri militari sarebbero schierati nei due cimiteri islamici di al-Yusefiyya e di ar-Rahma, nel rione della Porta degli Apostoli, per controllare i cittadini diretti alla moschea al-Aqsa.

Allo stesso scopo, le forze di occupazione si servono di un pallone-sonda munito di radar lanciato nel cielo della città vecchia e di un elicottero. Ai check point presso gli ingressi principali per Gerusalemme sono stanziati invece molti poliziotti, sostenuti da veicoli corazzati, per impedire ai cittadini palestinesi l’ingresso in città.

Le forze e gli attivisti religiosi e nazionalisti della città di Gerusalemme hanno invitato oggi a organizzare attività di protesta contro le autorità israeliane e i loro progetti ai danni dei quartieri Wadi Hilwa e al-Bustan, nella zona di Silwan, e del quartiere centrale Shaikh Jarrah, poco distante dagli altri due. Tali progetti riguarderebbero la demolizione di decine di case in queste aeree storiche di Gerusalemme e l’espulsione di migliaia di cittadini, a vantaggio del piano di ebraicizzazione della zona e della moschea al-Aqsa.

 

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